Nicoletta-Manzini-(seconda-Il paese del Sol Levante si ispira a Mondinsieme per la sua strategia interculturale. La Japan Foundation, l’istituzione pubblica dedicata alla promozione della cultura giapponese nel mondo e agli scambi culturali internazionali, investe le sue risorse economiche per portare la città interculturale Reggio Emilia in Giappone dal 1 al 10 luglio.

Il centro interculturale Mondinsieme sta formando amministratori, dirigenti, funzionari e insegnanti dei Comuni e delle scuole delle prefetture di Aichi, Mie, Hyōgo, Fukuoka e Tokyo, dove la percentuale di residenti stranieri è maggiore. Il ciclo di aggiornamenti è dedicato a “Educazione e sviluppo di comunità attraverso l’approccio interculturale”.

Incaricata della missione e dell’attività formativa è Nicoletta Manzini, responsabile per le relazioni internazionali di Mondinsieme, che ha preparato i contenuti dei seminari insieme a Yukiko Ono, responsabile per i progetti con l’Europa della Japan Foundation, e Keizo Yamawaki, professore in Global Japanese Studies alla Meiji University di Tokyo. Ai seminari partecipa anche Phil Wood, consulente del Consiglio d’Europa sul programma della Città Interculturali.

L’opportunità è scaturita un anno fa dal Simposio Internazionale delle Città Interculturali di Tokyo, organizzato e finanziato dalla Japan Foundation e dal Consiglio d’Europa, dove era presente una delegazione reggiana composta da Franco Corradini, assessore alla Coesione e sicurezza sociale del Comune di Reggio Emilia, e Damiano Razzoli, responsabile per la comunicazione interculturale di Mondinsieme. “Questo invito è un successo delle politiche avviate in città ed è stato possibile anche grazie alla collaborazione del Consiglio d’Europa – commenta l’assessore Franco Corradini – Essere invitati a illustrare ed esportare le nostre buone pratiche in Giappone è un riconoscimento rilevante: ci sono le basi per stabilire un accordo di lavoro e reciproco scambio più durature che possa portare risorse ed energie economiche da investire nella nostra città”.

La Japan Foundation ha chiesto a Mondinsieme di raccontare i suoi interventi sul ruolo delle associazioni e delle seconde generazioni, sul management interculturale nelle imprese e, soprattutto, in dettaglio, sull’educazione interculturale nelle scuole, la valorizzazione dei giovani e la lotta alla dispersione scolastica: “Siamo interessati a scoprire l’esperienza reggiana nell’ambito dell’educazione interculturale, tra le più avanzate in Europa – spiega Yukiko Ono – Abbiamo coinvolto Mondinsieme per aiutarci a rispondere a questa domanda: come affrontare la diversità culturale e costruire una società dove i giovani, anche di seconda generazione, possano vivere insieme, esprimere il loro potenziale e dare spazio ai loro sogni?”

“Le presentazioni vanno bene, sono molte le domande e le richieste di approfondimento sul metodo e i progetti di Mondinsieme – dice Nicoletta Manzini – Una signora di origine brasiliana, emigrata in Giappone negli anni Novanta, mi ha ringraziata perché ha colto il valore che a Reggio Emilia diamo alle persone di origine straniera e, soprattutto, ai giovani di seconda generazione: si è augurata che il Giappone possa ispirarsi a noi e dare più opportunità alle future generazioni, inclusi i suoi figli”.

I progetti educativi su cui Mondinsieme mette l’accento nel tour giapponese sono tre: “Abbiamo scelto di parlare del lavoro della rete delle scuole, con l’impegno attivo degli insegnanti, dei dirigenti e delle famiglie per portare avanti i laboratori che in cinque anni hanno coinvolto più di 7 mila studenti e tutti gli istituti della provincia di Reggio – spiega Nicoletta Manzini – A questo, si aggiunge la mediazione interculturale tra scuola, studenti e famiglie e il tutorato tra gli studenti stessi, per frenare l’insuccesso scolastico. Infine, parliamo dei corsi di lingua araba, a cui hanno partecipato in due anni 120 studenti, con il viaggio di studio in Marocco dell’aprile scorso”.

Shizuyo Ito, rappresentante della città di Toyota e della rete delle città interculturali giapponesi, che unisce sette Prefetture, ci ha confidato che “in tutta la mia esperienza lavorativa ho conosciuto molte altre realtà estere, ma è la prima volta che, ascoltando quello che fate a Reggio Emilia, mi sono venute in mente delle idee per nuovi progetti interculturali nella mia città: ho trovato spunti molto interessanti”.

“Utilizzare esempi concreti dall’Europa, dove le comunità sono composte da gruppi di persone con origini diverse, ci permette di discutere apertamente con esperti e operatori che si occupano di immigrazione e dialogo interculturale, in giapponese tabunka kyosei, di ogni città coinvolta” commenta il professor Keizo Yamawaki.

Il programma dei seminari è partito il 2 luglio con la tappa a Nagoya, capoluogo della prefettura di Aichi. Il 4 luglio ci si sposterà a Suzuka nella prefettura di Mie e l’indomani a Kōbe, nella prefettura di Hyōgo, nell’area metropolitana di Osaka. L’8 luglio è previsto l’incontro a Fukuoka e il 10 a Shinjuku, uno dei quartieri più importanti di Tokyo. Mondinsieme, in accordo con la Japan Foundation, realizzerà un documentario a cura di Nicoletta Manzini sul viaggio e sull’impegno del Giappone in materia di dialogo interculturale e politiche sull’immigrazione.