Il mercato degli immobili modenese registra un 1° semestre 2013 problematico, ma non drammatico. È quanto asserisce Raffaele Vosino, presidente di FIMAA Confcommercio Modena, il quale guarda con occhio attento ad un moderato recupero del numero delle vendite dovuto, soprattutto, a prezzi che si sono fatti invitanti per chi avvicina il mercato immobiliare.
Sia chiaro – dice Raffaele Vosino – che una decisa ripresa delle compravendite non è dietro l’angolo. A frenare il numero delle transazioni sono anche le difficoltà che trovano le famiglie di nuova composizione ad ottenere credito dal sistema bancario. Questo contribuisce ad allungare i tempi medi delle trattative che si sono allungati da 4/6 mesi a 8/10 mesi. E’ indubbio però che si registra una crescita di interesse nel settore, proprio dovuta a prezzi di vendita divenuti competitivi rispetto ad altre forme di investimento e questo anche per chi dispone di capitali cospicui.
Teniamo conto che nel territorio modenese circa il 65% delle famiglie abita in immobile di proprietà, mentre il resto della disponibilità rappresenta riguarda gli affitti. Un settore in incremento, anche per gli effetti di una tassazione rimasta pesante per i proprietari, che frena una parte di potenziali acquirenti e che incentiva coloro che, alla proprietà dell’abitazione, preferiscono la locazione.
Certo – osserva Vosino – la situazione rimane preoccupante perché il numero delle transazioni pre-crisi rimane lontano e il problema non riguarda solo il settore immobiliare, ma l’intero sistema economico e sociale. La casa, infatti, ha rappresentato, e continua a rappresentare, l’obiettivo di investimento della maggioranza dei modenesi e degli italiani.
È certo che una politica nazionale che veda nello sviluppo del settore dell’edilizia uno dei suoi punti cardine, potrebbero contribuire a risolvere non poche problematiche.
Il comparto dell’immobiliare, uno dei settori trainanti dell’economia in quanto tutta la sua filiera (edilizia, immobiliare..) incide sul Pil per circa il 20%, in questo momento è particolarmente toccato dalla crisi che vede i costruttori in difficoltà nel piazzare le nuove case e quindi, ovviamente, nell’avviare nuovi cantieri. A questo si aggiunga che le opere e le ristrutturazioni pubbliche sono ferme per mancanza di fondi.
Sono tutti fattori che non mancano di incidere profondamente sulla complessa filiera dell’immobile. Logico che in questo contesto le stesse agenzie si trovino ad operare con difficoltà. In provincia di Modena però, proprio per gli effetti di cui si diceva in apertura, le agenzie immobiliari stanno tenendo, grazie anche a un livello professionale in continua crescita, che punta, oltre che sull’offerta di immobili di interesse, sulla qualità dei servizi di assistenza al cliente, sempre più necessari, vista la complessità che hanno raggiunto le transazioni.