L’azienda Working ha recentemente comunicato alla Filcams CGIL, categoria che rappresenta i lavoratori in appalto nella gestione dei servizi in Sala Borsa, che dal 16 di settembre del 2013 verrà meno l’apertura mattutina della “Biblioteca dei Ragazzi”: la fruizione di tale importante attività sarà limitata al solo orario pomeridiano.
Tale decisione comporterebbe, oltre che un peggioramento della già precaria condizione dei lavoratori che nel tempo hanno più volte subito una riduzione dell’orario contrattuale, un’incomprensibile arretramento culturale per l’intera Città di Bologna.
Si tratterebbe, tra l’altro, di una decisione in assoluta controtendenza con quanto più volte sostenuto dall’amministrazione comunale, ovvero il fatto che, vista l’esperienza positiva della pedonalizzazione del centro storico nei fine settimana, l’apertura di tale struttura era da estendere fino a comprenderne l’attività anche nei festivi, al fine di scongiurare l’idea che il centro storico possa diventare unicamente una vetrina di sole attività commerciali in senso stretto.
Noi avevamo condiviso tale impostazione e intendiamo assolutamente rilanciarla.
Sala Borsa è, per chi vive a Bologna, un luogo speciale, centro di cultura, pluralità e multiculturalismo.
Un bene comune nel senso più alto del termine, che deve essere difeso soprattutto in un momento particolarmente complicato per la tenuta occupazionale del nostro territorio.
Abbiamo chiesto un incontro all’Amministrazione Comunale per comprendere quelle che sono le reali intenzioni sul futuro di Sala Borsa; un confronto che miri a salvaguardare e ad estendere l’offerta culturale per l’intera comunità bolognese oltre che, ovviamente, i livelli occupazionali per gli operatori che vi lavorano.
(Filcams Cgil, Debora Cervi – Funzione Pubblica, Gladys Ghini)