«La scoperta di violazioni nei cantieri della ricostruzione post sisma conferma la sempre più preoccupante diffusione e dimensione del lavoro nero e/o irregolare nella nostra provincia. È importante, perciò, che gli enti preposti continuino a controllare le imprese con severità, affinché gli imprenditori che non rispettano le regole sappiano che difficilmente la faranno franca». Lo dichiara il segretario provinciale della Cisl William Ballotta, commentando gli esiti dell’attività svolta nel primo trimestre 2013 dalla Direzione territoriale del lavoro in collaborazione con Ausl, Inail, Inps e Arma dei Carabinieri. «Stupisce che, nonostante i riflettori accesi sulla ricostruzione, la metà delle imprese ispezionate abbia commesso violazioni di varia gravità, compreso l’utilizzo di manodopera completamente in nero – nota Ballotta – C’è un mix di arroganza, spregiudicatezza e impunità che, come un virus, si va sempre più diffondendo nel nostro territorio e che non riguarda solo l’edilizia. Per questo è molto importante far vedere alle imprese e ai lavoratori che lo Stato non tollera la violazione delle regole e usa i suoi strumenti per farle rispettare, evitando possibilmente gli eccessi burocratici. È un messaggio molto importante, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica che, secondo alcuni, – continua il segretario provinciale della Cisl – giustifica coloro che prendono scorciatoie. Poiché sulla ricostruzione post terremoto ci stiamo giocando il nostro futuro, è necessario coinvolgere ancora di più le parti sociali che, attraverso un forte coordinamento delle istituzioni, – conclude Ballotta – possono contribuire al rispetto della legalità e sicurezza dei cantieri».