carabinieri_1000Ieri sera i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Castelfranco Emilia, a conclusione di una serrata indagine condotta in questa settimana, hanno tratto in arresto – sottoponendolo a fermo d’indiziato di delitto – il 34enne marocchino A.C., da qualche anno presente in Italia, nullafacente e regolare. L’uomo è ritenuto responsabile dei reati di rapina e furto con strappo plurimi, poiché individuato come l’autore di almeno quattro episodi di scippo sulla pubblica via consumatisi negli ultimi giorni nel centro di Castelfranco Emilia e, più precisamente, nel Corso Martiri e nelle vie Palestro, Circondaria Sud e dal Bagno.

La sua tecnica era quella di agire a bordo di una bicicletta tipo bmx, nella fascia oraria primo-pomeridiana, attendendo di individuare delle donne apparentemente vulnerabili ed isolate, cui avvicinarsi velocemente e strappare le collane d’oro indossate, per poi fuggire a via bordo della bicicletta. Tra le vittime colpite  due anziane italiane di 80 e 82 anni e due badanti straniere di 56 e 60 anni. Ad una di quest’ultima, la violenza dello scippo ha anche causato delle contusioni ed escoriazioni al collo, giudicate guaribili in 6 giorni di prognosi. È per tale specifico episodio che il marocchino è stato accusato anche del reato di rapina. Alla sua individuazione, rese più difficoltosa dall’uso di cappellini e dal cambio di abbigliamento per ogni scippo,  i militari dell’Arma sono addivenuti mettendo in relazione alcuni frammenti di immagini di sistema di video sorveglianza comunale ed i parziali riconoscimenti fotografici di alcune vittime con le intuizioni investigative basate sulla conoscenza del territorio e dei soggetti in esso gravitante. Nel corso dell’operazione di cattura i militari hanno anche individuato il casolare rurale adoperato abusivamente dallo straniero come propria abitazione, all’interno del quale sono stati rinvenuto e sottoposti a sequestro, come fonte di prova, alcune indumenti indossati al momento degli scippi. Continuano invece le ricerche finalizzate a rinvenimento delle quattro collane d’oro, probabilmente ricettate subito dopo i reati predatori. Nel frattempo il fermato è stato associato alla casa circondariale “Sant’Anna” di Modena, in attesa di interrogatorio e degli altri sviluppi processuali.