L’obiettivo originario era quello di controllare le armi ma hanno trovato la droga. Si è dovuta prolungare la permanenza dei carabinieri nella casa del giovane ora finito nei guai in quanto i militari notando una pianta di marijuana in balcone ed alcune foglie appese nel cammino per essere essiccate hanno dovuto dar corso ad una perquisizione domiciliare culminata con la denuncia del giovane ed al sequestro dello stupefacente rinvenuto. Con l’accusa di produzione e detenzione di stupefacenti i Carabinieri della Tenenza di Scandiano hanno denunciato alla Procura della repubblica presso il tribunale di Reggio Emilia un operaio 50enne del luogo a cui i militari hanno sequestrato una pianta di marijuana alto circa 70 cm amorevolmente coltivata nel balcone e delle foglie di marijuana appese ad un filo e poste ad essiccare nel cammino. La giustificazione del’uomo circa la detenzione dello stupefacente a scopo “ornamentale” non ha convinto i Carabinieri che hanno quindi denunciato l’uomo. E’ accaduto l’altra mattina quando i Carabinieri di Scandiano ala luce che l’odierno indagato risultava detenere due carabine e due pistole si sono recati presso l’abitazione dell’uomo venendo accolti dai genitori. In attesa dell’interessato che ha detta dei familiari stava per rientrare a casa, i militari scorgevano nel balcone un pianta di marijuana contenuta in un vaso di terracotta del’altezza di oltre mezzo metro. Per di più appeso ad un filo di spago sul camino della sala i militari intravedevano delle foglie essiccate di marijuana, tutto – a detta dei genitori – del figlio. Arrivato l’interessato e dopo aver verificato la regolarità delle norme in materia di armi, alla luce di quanto notato militari informavano l’uomo di dover procedere a perquisizione domiciliare che si concludeva con il sequestro di quanto notato non essendo stato rinvenuto ulteriore stupefacente. La detenzione dello stupefacente ai fini “ornamentali” come lasciato intendere dall’uomo no ha convinto i Carabinieri che quindi hanno sequestrato quanto rinvenuto denunciando l’interessato in ordine al citato riferimento normativo violato.