Nell’ambito della discussione sul decreto del Fare, il Governo ha accolto l’ordine del giorno presentato dal senatore modenese Pd Stefano Vaccari, co-firmato insieme alla senatrice Mattesini e altri colleghi, in cui si chiede all’Esecutivo di sostenere il ruolo e l’operatività delle associazioni del volontariato e di implementare il Fondo nazionale per le politiche sociali. “Riconoscere l’importanza del lavoro svolto dell’associazionismo – conferma Vaccari – e sostenerne l’operatività diventa prioritario per cercare di salvare il nostro welfare dalla morsa della crisi”.

“Le associazioni di volontariato che hanno per scopo l’assistenza sanitaria e sociale sono diventate essenziali, ancor più in un periodo di crisi come l’attuale, per garantire il funzionamento del welfare solidale”: è sulla base di questo assunto che il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, insieme alla senatrice Mattesini e altri colleghi, ha presentato un ordine del giorno, accolto dal Governo, che impegna l’Esecutivo “ad adottare le iniziative necessarie a sostenere le associazioni di volontariato, tra cui l’implementazione del Fondo nazionale per le politiche sociali, al fine di rafforzare e riconoscere in modo più qualificato le molteplici attività svolte dalle stesse e la professionalità delle prestazioni da esse garantite”. L’ordine del giorno è stato accolto dal Governo nell’ambito della discussione per la conversione in legge del cosiddetto decreto del Fare. Il testo prende le mosse dall’articolo 49-ter che prevede per la Croce rossa italiana la possibilità di accedere, nel 2014, all’anticipazione di liquidità necessaria per far fronte a una parte dei debiti accumulati. “Analoga attenzione – dice il senatore Vaccari – deve essere posta dallo Stato nei confronti delle associazioni del volontariato socio-assistenziale. Il loro ruolo è altrettanto prezioso, a maggior ragione in una fase di risorse scarse per gli Enti locali. Molto spesso è il volontariato che sopperisce alle carenze del pubblico e alle necessità espresse dalle famiglie e dalle fasce sociali più deboli. Riconoscere l’importanza del lavoro svolto dell’associazionismo – conclude Vaccari – e sostenerne l’operatività diventa prioritario per cercare di salvare il nostro welfare dalla morsa della crisi”.