Diciassette persone accusate di essere appartenenti alla ‘ndrangheta sono state arrestate dai Carabinieri del Comando provinciale di Crotone nell’ambito di un’inchiesta che ha permesso di individuare gli autori di sette omicidi commessi nel contesto di una faida tra clan tra il 1989 ed il 2007. L’operazione condotta in diverse regioni italiane ha riguardato anche la nostra provincia dove questa notte nell’ambito del blit, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia unitamente ai colleghi crotonesi, hanno dato esecuzione all’ordinanza arrestando in città un imprenditore edile calabrese. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state firmate dal Giudice delle indagini preliminari su istanza della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro che ha coordinato le indagini. I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti in Calabria, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. I reati contestati, a vario titolo, ai soggetti finiti in manette, vanno dalla detenzione abusiva di armi allo spaccio di sostanze stupefacenti, oltre agli omicidi. Un contributo fondamentale all’attività investigativa è arrivato anche dalle rivelazioni di Lea Garofalo, la testimone di giustizia rapita e assassinata a Milano su ordine del marito. La donna, in precedenza, aveva svelato agli inquirenti le dinamiche interne alle organizzazioni criminali attive nella zona di Crotone.