La Guida europea alle Buone pratiche, che contiene dodici progetti per la sostenibilità made in Emilia-Romagna, e un nuovo motore di ricerca rivolto a cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni per individuare tutte le good practice europee in tema di efficienza energetica. Sono stati presentati oggi a Bologna nell’ambito del progetto EnercitEE, cui partecipano il consorzio regionale Aster per la ricerca e l’innovazione e la Regione Emilia-Romagna, insieme ad altre cinque regioni europee.

“Obiettivo di EnercitEE, avviato ormai a conclusione, – afferma Stefano Valentini di Aster – era identificare strategie per migliorare l’efficienza energetica della produzione, distribuzione, consumo e stoccaggio di energia elettrica, termica e frigorifera. Nel manuale per imparare dai risultati degli altri, che è anche una sorta in vetrina a livello europeo, sono finiti ben 12 progetti realizzati lungo la via Emilia”.

Bioedilizia. Sul fronte degli edifici fanno scuola in Europa il restauro di un secondo tutti i criteri della bioedilizia, utilizzando materiali locali – fino alle canne di palude – e un sistema a serra solare che lo ha reso addirittura in classe A. Di rilievo anche la realizzazione di due scuole temporanee, dopo il sisma del maggio 2012, in appena 60 giorni e con grande attenzione all’efficienza energetica. Due esempi per dire che sempre si può essere attenti alla sostenibilità, assicurandosi risparmi futuri.

Il progetto BIPV che coinvolge numerose imprese e laboratori dell’Emilia-Romagna ha già realizzato il primo prototipo di piastrella 10×10 ricoperta non dallo smalto ma da un film fotoattivo che la fa funzionare come una cellula fotovoltaica. Obiettivo: trasformare le coperture dei palazzi in fonti di produzione energetica, fino a coprire il 30% del fabbisogno complessivo dell’edificio. I prossimi passi sono realizzare prototipi di dimensioni maggiori, più adatti alle coperture esterne.

Bionergie. In tema di produzione di energia spiccano gli impianti a biogas che fanno dell’Emilia-Romagna la seconda regione italiana per potenza installata (110 MWe). Da qui il progetto “Biomether” per arrivare, prima volta in Italia, a distribuire in rete biometano ottenuto dal biogas purificato. Il progetto “GeoPower” ha definito, invece, le linee guida per utilizzare in tutta la regione la geotermia (sfruttare lo scambio termico con il sottosuolo superficiale per mezzo di una pompa di calore) per la climatizzazione degli edifici. Sempre in quest’ambito si segnala un progetto per la produzione di energia dalle alghe utilizzate come biomasse.

Mobilità sostenibile. Sul fronte dei trasporti – responsabili in regione di circa il 35% delle emissioni di CO2 – il progetto più innovativo è sicuramente Mhybus: un autobus che viaggia a idrometano, ovvero con una miscela di metano e idrogeno, il primo in Italia. Ha già percorso 45mila chilometri, a Ravenna, svolgendo regolarmente il servizio di trasporto passeggeri e producendo un risparmio di quasi il 12% sul carburante e del 13.4% sulle emissioni. Si sta lavorando, inoltre, per creare un’unica rete regionale per la mobilità elettrica, dando la possibilità agli automobilisti di ricaricare la vettura in qualsiasi punto grazie all’utilizzo di un’unica tecnologia e della smart card “Mi muovo”.

 

Il portale delle Buone Pratiche,è Rrealizzato da Data River, laboratorio che fa parte della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia- Romagna, il portale delle Buone Pratiche, renderà disponibili attraverso un unico portale punto di accesso, le informazioni e le buone pratiche relative all’efficienza energetica, raccolte e contenute nei principali archivi tematici a livello europeo, continuamente aggiornati, come ad esempio Energy Intelligent Europe, Interreg IVC, Managenergy. Non mancano, infine, le buone pratiche sul versante della sensibilizzazione al risparmio e all’efficienza energetica come il progetto “Educare all’energia sostenibile” per affiancare la condivisione e la diffusione del piano energetico regionale.