«Il Jobs Act è ormai una realtà, ma è una realtà che alla Uil Emilia Romagna non piace. Sta accadendo proprio ciò che, inascoltati, abbiamo sempre denunciato: il Governo toglie tutele a tutti. Anzi le azzera. Altro che tutele crescenti! Qui di crescente c’è solo la volontà del Premier  di colpire i lavoratori.

Al punto che, come paventato nelle molte assemblee organizzate in preparazione allo sciopero generale, la situazione si è gravata a causa della volontà di questo Governo di dare carta bianca ai licenziamenti collettivi. Una strategia che se non riusciremo a bloccare, eliminandola, causerà ulteriore disoccupazione in una regione, come l’Emilia Romagna, dove si sta già vivendo una grave emergenza sociale. Mi riferisco agli oltre 62mila lavoratori ora in cassa integrazione che qualora non si trovasse una soluzione in termini di ammortizzatori sociali, saranno le prime ‘vittime’ dei licenziamenti collettivi.

Ecco perché la Uil non solo controllerà ogni comma dei decreti attuativi perché troppo spesso, nascosto dalle virgole, il diavolo fa le pentole e pure i coperchi. Ma valuterà anche come continuare la protesta in tutte le opportune sedi istituzionali».