Oggi, venerdì 27 novembre, alle ore 15, è stato inaugurato il nuovo campo da calcio a 5/7 in erba sintetica, sito in via don Luigi Sturzo 5, nel Villaggio Stranieri. Per celebrare la nuova veste del campo “Primo maggio”, erano presenti il sindaco Luca Vecchi, la presidente della Fondazione per lo sport Milena Bertolini e il presidente della Reggio United Franco Camellini.
L’area è stata ampliata e dotata di un nuovo manto sintetico, oltre che di una nuova recinzione, il primo con oneri integralmente a carico della Fondazione per lo sport, la seconda di Asd Reggio United, la società sportiva che gestisce l’impianto pubblico. L’investimento complessivo ammonta a oltre 60mila euro. Una fattiva collaborazione fra pubblico e privato che, ancora una volta, permette di conservare e rinnovare quel prezioso e diffuso patrimonio di impiantistica sportiva di cui Reggio Emilia è dotata.
Quest’ultima ristrutturazione chiude un ciclo virtuoso di miglioramento dell’impianto sportivo, iniziato quattro anni fa con la costruzione dei nuovi spogliatoi.
“Questa nuova e funzionale struttura va ad arricchire il panorama reggiano di un impianto al servizio dello sport giovanile e di base – afferma il sindaco di Reggio Luca Vecchi – L’investimento che il Comune di Reggio Emilia e la Fondazione dello sport stanno facendo nei quartieri della città è di particolare importanza e si sviluppa grazie alla collaborazione con realtà del territorio meritevoli, che sono al nostro fianco nella gestione. Lo sport prima ancora che agonismo e professionismo è socialità, educazione, crescita, cementa il senso di comunità nei più piccoli, permette alle famiglie di rinsaldare quella rete di coesione di cui in questo momento c’è più che mai bisogno, a tutti i livelli”.
“Il campo sportivo in sintetico che abbiamo presentato quest’oggi – ha detto Milena Bertolini, presidente della Fondazione per lo sport – chiude un percorso iniziato quattro anni fa e restituisce al quartiere un vero e proprio “gioiellino”, con attrezzature nuove e più adeguate ad accogliere i ragazzi. Un ringraziamento particolare va alla società Reggio United, impegnata da sempre in prima fila per promuovere lo sport come strumento di integrazione tra culture differenti e socialità positiva”.
A ribadire l’impegno della società per i ragazzi del quartiere è stato il presidente della Reggio United Franco Camellini, che ha ricordato come lo sport sia “non solo una strumento per il benessere fisico, ma soprattutto cultura. Lo sport insegna cos’è l’amicizia, come ci si deve comportare e quali sono le regole da rispettare. È uno strumento fondamentale per la crescita della persona e come tale va considerato, dandogli il giusto valore sociale”.
La storia
La storia del campo inizia nel 1975. Lo realizzano alcuni giovani del quartiere che, approfittando della costruzione della palestra, riescono a far nascere intorno anche il campo da calcio. L’area per diversi anni viene tuttavia sottoutilizzata, fino a che, nel 1980, si trasferisce lì la Polisportiva Venezia (l’attuale Asd Reggio United). La Polisportiva trova il campo fatiscente e, dopo molte ore di lavoro volontario, riesce a renderlo agibile. Quando la Reggio United lo prende ufficialmente in gestione nel 1985, il Comune sostituisce la rete di recinzione e le porte del campo, mentre la società si preoccupa di installare l’impianto di illuminazione. Quindi l’area sportiva cresce e migliora nel tempo e con essa anche la Reggio United che, dalle sue tre/quattro squadre iniziali con 70/80 ragazzi, segue ora l’attività giovanile con 10 squadre e 150/180 partecipanti.