Fondazione-Fotografia-espos-Sant-AgostinoOrganizzare in tempi brevi sopralluoghi guidati dei consiglieri comunali al Palazzo dei Musei, al complesso dell’ex ospedale Sant’Agostino, alla Biblioteca Delfini e alle sedi dedicate alla galleria civica e al Museo della figurina, e audizioni dei responsabili degli Enti coinvolti nel progetto o di loro rappresentanti “per conoscerne le realtà attuali, le specifiche aspettative e idee per il progetto, una prima valutazione dello stesso”.

È quanto chiede all’Amministrazione l’ordine del giorno illustrato dal capogruppo del Pd Paolo Trande e firmato anche da Chiara Pacchioni, Fabio Poggi e Federica Di Padova (Pd), che è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 12 maggio. Il documento è stato emendato su proposta di FI, che ha proposto di esplicitare, rispetto alle audizioni, anche il coinvolgimento delle Istituzioni accademiche. Nella stessa seduta è stato discusso anche un altro ordine del giorno del M5s, illustrato dal consigliere Marco Bortolotti, che chiedeva di aprire il percorso conoscitivo alla cittadinanza: il gruppo proponente lo ha sospeso su richiesta del Pd in attesa di avviare la fase conoscitiva fa parte del Consiglio.

Con l’ordine del giorno approvato, l’Aula sollecita sindaco e Giunta a concertare gli  appuntamenti con la presidenza del Consiglio e con i presidenti delle Commissioni competenti (Seta, Servizi e Risorse) in sede congiunta, e impegna questi ultimi “a organizzare tale azioni nel minor tempo possibile e comunque prima dell’avvio dei lavori della Conferenza dei Servizi”. In particolare viene richiesto di procedere alle audizioni di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e progettisti in relazione al progetto vigente, caratteristiche e costi; Direzione della Biblioteca Estense e della Galleria Estense, nonché dirigenti del Ministero dei Beni Culturali, in relazione alla organizzazione, collocazione e valorizzazione della Biblioteca e della Galleria Estense e al progetto culturale denominato “Terre Estensi”; direzione del sistema bibliotecario di Modena, in relazione a Biblioteca Poletti e Delfini; dirigente del settore cultura del Comune di Modena, in relazione a Galleria Civica e Museo della Figurina; Direzione dei Musei cittadini, in relazione a Museo Civico e Museo Archeologico; Direzione della Fondazione Fotografia; Istituzioni accademiche e associazioni culturali cittadine che abbiano formulato pubblicamente delle proposte sul progetto culturale Sant’Agostino.

La mozione, dal titolo “Prime azioni istruttive del Consiglio comunale a sostegno e in accompagnamento al progetto del Polo culturale Sant’Agostino”, evidenzia il ruolo centrale che l’Aula avrà nei prossimi mesi in termini di “valutazione e approvazione della variante urbanistica, contributo alla elaborazione e sostegno al progetto culturale, e conseguente e coerente evoluzione dei servizi comunali coinvolti, valutazione della sostenibilità economica del progetto in termini di investimenti e di futura gestione e impatto sul bilancio comunale dei prossimi anni”. Il documento inserisce la richiesta di sopralluoghi e audizioni nell’ambito dell’impegno assunto dalla Fondazione e dall’Amministrazione comunale “per un percorso di ascolto della città per l’introduzione nel progetto di rilevanti innovazioni in materia di offerta culturale e di organizzazione degli spazi, che contemplano la digitalizzazione della biblioteche, la definizione di nuovi spazi espositivi, per il Polo dell’Immagine, e l’inclusione non solo dell’ex Ospedale Estense ma anche del Palazzo dei Musei e del retrostante ex Ospedale Estense”.

IL DIBATTITO SUL PERCORSO DA INTRAPRENDERE

L’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno che chiede per il Consiglio comunale audizioni e sopralluoghi al Sant’Agostino e agli altri spazi culturali modenesi, nella seduta di giovedì 12 maggio, è stata preceduta dall’intervento di diversi consiglieri.

Per il Pd, Susanna Chiara Pacchioni ha evidenziato l’obiettivo dell’ordine del giorno di avviare al più presto un percorso di approfondimento “opportuno se non doveroso” sul Sant’Agostino e su altri poli culturali modenesi, “per aumentare le competenze di noi consiglieri in ordine alla grande responsabilità che ci assumiamo nei confronti della città. È importante – ha aggiunto – ascoltare tutti gli attori coinvolti e interessati al tema”. Per Federica Di Padova “questa mozione accompagna la discussione, avviata un po’ di tempo fa, su uno dei progetti più ambiziosi e di maggior respiro di Modena: la costruzione di un polo culturale dell’immagine contemporanea. Non sarà facile unire il patrimonio di due biblioteche e questo sarà possibile solo se c’è governance e se sarà costruito un progetto culturale di qualità”. Fabio Poggi ha sottolineato che “si tratta di una opportunità di confronto e approfondimento data a tutta Modena. Il Consiglio comunale – ha proseguito – ha un ruolo centrale in questo percorso: voterà la variante urbanistica e dovrà rendere conto alla città rispetto agli investimenti economici necessari e all’evoluzione dei servizi che ne deriverà”. Anche il capogruppo Paolo Trande ha parlato di “progetto strategico che cambierà il destino culturale della città. Per questo – ha affermato – vogliamo un confronto ampio che coinvolga la città. È però prematuro immaginare in questa fase forme di partecipazione che vadano al di là delle istituzioni interessate; i cittadini potranno essere coinvolti successivamente”. Andrea Bortolamasi ha chiesto la sospensione dell’ordine del giorno del M5s “e una valutazione ‘ex post’ rispetto a come intervenire, sulla base di come si svolgeranno il percorso delle audizioni consiliari e i sopralluoghi in loco. Come gruppo siamo disponibili a discutere di come coinvolgere i cittadini, tenendo presente che l’obiettivo della nostra mozione è provare a ragionare bene su un progetto così impattante su Modena”.

Per il M5s, Mario Bussetti ha evidenziato che “a volte la politica vuole provare a dare soluzioni rapide, ma nel caso del Sant’Agostino l’urgenza politica ha ostacolato lo sviluppo del progetto: se fossero stati fatti percorsi corretti in passato forse oggi la situazione sarebbe diversa. Non si parla di iniziative con riscontro immediato: si deve quindi cercare di costruire un percorso che coinvolga il fruitore in una sequenza di emozioni per fargli apprezzare l’arte, la storia e la cultura”. Marco Bortolotti ha evidenziato “la necessità del coinvolgimento dei cittadini già da oggi, per consentire il confronto per un arco di tempo più lungo, in un crescendo che porti a ottenere obiettivi ottimali. Dobbiamo tentare di creare una forma di empatia con la città, perché a volte il progetto sul Sant’Agostino viene visto come una rottura di scatole mentre dovrebbe essere considerata una potenzialità”.

Marco Chincarini di Per me Modena ha espresso accordo sugli ordini del giorno: “Ben vengano le audizioni al Sant’Agostino – ha detto – perché bisogna iniziare a lavorare e dare risposte ai cittadini su cosa ci sarà in quel pezzo di città, che va riconsegnata urgentemente. Qualche mese fa – ha aggiunto – l’Aula ha anche votato un emendamento al Bilancio presentato dal nostro gruppo che mette a disposizione 5 mila euro per la mappatura degli edifici disponibili a Modena: potrà essere uno strumento in più in questo percorso”.

Adolfo Morandi di FI ha espresso favore per l’odg del Pd ma ha sollecitato affinché quelle del Consiglio siano “davvero azioni istruttive: certamente di approfondimento e conoscenza, ma anche tali da rimettere in moto un meccanismo di discussione e valutazione. Sembra ci sia la volontà di rimettersi in gioco – ha concluso – non vorrei che dietro a queste parole si nascondesse l’obiettivo di raccontare semplicemente quello che si vuol fare al Sant’Agostino”.