In estate, ogni anno, in relazione al caldo a bordo dei bus si registrano alcune lamentele, a cui Atc è sensibile e dedica attenzione.
Se la canicola arriva puntualmente ad ogni estate, fortunatamente però, a Bologna ci sono sempre più autobus climatizzati e questo grazie ai mezzi sempre più moderni che progressivamente hanno sostituito i bus con maggiore anzianità di servizio: questo fa riscontrare l’apprezzamento della gran parte degli utenti che tutti giorni utilizzano il bus e riconoscono lo sforzo di Atc.
Ora, se qualche disagio, soprattutto nei giorni più caldi, non si può negare che possa verificarsi su quei mezzi ancora in circolazione che non hanno l’impianto di condizionamento, Atc respinge le affermazioni del Codacons, francamente troppo “forti”, secondo le quali i bus sarebbero “come dei forni”.
Atc, a fronte delle sollecitazioni dei propri utenti, negli ultimi anni non è stata inerte ed ha, anzi, investito in modo deciso nel rinnovo del parco-mezzi. Lo dimostra l’età media della flotta, scesa nel 2005 a 9,31 anni, un dato in costante e continuo miglioramento che avvicina il trasporto pubblico della nostra città a quello delle più avanzate realtà europee.
Già da molti anni Atc acquista solo mezzi dotati di impianto di climatizzazione integrale e di tutte quelle dotazioni che vanno nella direzione di un maggiore comfort (pianale d’accesso ribassato, pedana estraibile e posto attrezzato per carrozzelle per passeggeri diversamente abili, dispositivo per l’annuncio fonico esterno).
E il fatto che si punti ad offrire standard di servizio sempre più elevati non è solo una vuota enunciazione di principio. Per questo Atc non ha difficoltà a rendere pubblici i dati sui mezzi dotati di impianto di climatizzazione integrale: dai 197 mezzi del 2000, si è passati a 240 del 2001, a 297 nel 2002, a 319 nel 2003, a 410 nel 2004, a 500 nel 2005. Un trend di crescita a grandi passi, tanto che, con la prossima fornitura di 21 veicoli, saranno 606, su un totale complessivo di 991 bus, i mezzi dotati di aria condizionata.
E’ la testimonianza di un percorso avviato dapprima in ambito extraurbano – per favorire i pendolari che compiono spostamenti più lunghi – e via via esteso ai bus di città, un’operazione che prosegue senza sosta su tutte le tipologie di autobus, con l’obiettivo di arrivare, nel tempo, al completamento dell’intero parco-mezzi con climatizzazione integrale.
Come si vede, uno scenario completamente diverso da quello delineato dal Codacons, la cui attenzione si è rivolta paradossalmente verso una delle aziende italiane di trasporti che, pur in un contesto economico e finanziario difficile, negli anni non ha mai smesso di investire in nuovi mezzi e moderne tecnologie a beneficio dei propri utenti.