Conferenze, mostre, letture e aperitivi nel fine settimana di ‘Scienza a Fiorano’, lo spettacolo della scienza. Si comincia domattina alle 10 a Palazzo Astoria con ‘L’infinito e la matematica‘.

Il concetto di infinito, introdotto mediante una negazione come qualcosa di non classificabile, dagli antichi greci fino al 1800 il suo cammino è stato accompagnato e pervaso da paradossi e problematiche legati ai difficili rapporti con filosofia e teologia, fino alla risoluzione di un aspetto paradossale nella definizione di Cantor, che segna l’inizio della teoria matematica dell’infinito.

La rappresentazione dell’idea di infinito ha poi ispirato opere letterarie, musicali e artistiche: anche attraverso l’analisi di alcune di esse percorreremo alcune tappe di questa storia così tormentata, ma proprio per questo affascinante, che costituisce una delle avventure più esaltanti ed audaci del pensiero umano.
Se ne parlerà con Franca Cattelani, professore associato presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Vice-direttore del Dipartimento di Matematica. Socio fondatore e membro del consiglio di presidenza della Società Italiana di Storia della Matematica.

– Da domani mattina alle 10 al piano terra di Palazzo Astoria apre anche “Una stanza di libri”, dal manualetto divertente per bambini fino a testi scientifici, a cura della Biblioteca Comunale di Fiorano Modenese, in collaborazione con “Librarsi” Associazione volontari biblioteche.

– “Viaggio dentro le nanoscienze” è l’appuntamento di Palazzo Astoria domani alle 16,30. La “Nanoscienza” è un nuovo ambito scientifico volto allo studio della materia a livello nanometrico, ovvero a livello del miliardesimo di metro. La “Nanotecnologia”, applicazione della nanoscienza, punta a migliorare le caratteristiche macroscopiche e microscopiche dei materiali, modificandone le proprietà su scala nanometrica. Ciò apre la strada alla produzione di materiali innovativi e dispositivi estremamente miniaturizzati.

Relatore Elisa Molinari, direttore del il Centro Nazionale di Ricerca S3 (“nanoStructures and bioSystems at Surfaces”) dell’INFM-CNR a Modena, ed e’ professore ordinario di Fisica della Materia presso l’Universita’ di Modena e Reggio Emilia, dove coordina tra l’altro il corso di Dottorato in ‘Nanoscienze e Nanotecnologie”.

– Al Caffè del teatro Astoria anche l’aperitivo ha un sapore “scientifico”: “Quanti colori per un buon aperitivo” è il quesito a cui risponderà dalle 19 Arrigo Bonisoli, docente all’Università di Modena e Reggio Emilia presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia. I suoi interessi di ricerca si collocano nell’ambito della geometria e dell’algebra, in particolare si occupa di Matematica Discreta, cioè di strutture (geometriche, algebriche) che hanno un numero finito di elementi. Uno dei problemi più famosi della Matematica Discreta è nato nella seconda metà del secolo diciannovesimo ed è stato indicato per circa 150 anni come il “problema dei quattro colori”. La sua formulazione è molto semplice: dato un grafo piano, è possibile colorare i suoi vertici, utilizzzando al più quattro colori assegnati, in modo tale che vertici adiacenti ricevano sempre colori distinti? La risposta è affermativa e la prima dimostrazione soddisfacente si fa risalire al 1977 (Appel e Haken). Pertanto oggi si tende a parlare di “teorema dei quattro colori.

Restano aperte e visitabili le mostre legate alla manifestazione:

– A Palazzo Astoria “Matematica trasparente…come bolle di sapone”: è realizzata dal Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Trento; “La Scienza in altalena”, Giocando s’impara. Mostra di giocattoli “scientifici” è a cura del Centro La Lucertola di Ravenna, Casa delle Arti e del Gioco di Drizzona (CR) e Editoriale Scienza di Trieste. Visita guidata mostra e laboratorio a cura della Ludoteca Comunale.
– Al Castello di Spezzano, sala dei candelabri, “Scienziate d’occidente. Due secoli di storia”. La mostra lascia parlare la vita e le opere delle donne di scienza: il contributo femminile a cinque campi della scienza negli ultimi due secoli. In collaborazione con il Comitato pari Opportunità dell’ Università di Padova; nell’ala est “Radio,che passione!”, radio e radiocomunicazione anche nell’era di Internet: ancora ala est per “Elektron…c’era una volta l’elettricita’”, viaggio nella storia dell’evoluzione dei componenti elettrici. Oggetti da collezioni private, ricerca materiali a cura dell’Ing. Antonio Stanzione.

Le mostre sono visitabili al mattino per le scolaresche su prenotazione. Nel pomeriggio a Palazzo Astoria visita libera dalle 16 alle 18,30; al Castello di Spezzano dalle 15 alle 18.