Dopo il primo appuntamento, premiato da un buon successo di pubblico e di interesse, continuano domani sera a Palazzo Astoria gli “Incontri di Archeologia e Storia”, dedicati al territorio fioranese, momento conclusivo legato alla mostra “Con la terra… dalla terra” che ha riunito al castello di Spezzano i reperti più importanti dei vari ritrovamenti archeologici effettuati nella zona.

Stasera alle 21 il tema sarà “Aspetti culturali legati al fenomeno delle Salse di Nirano”.
Le salse (o sarse), note anche con diversi nomi nelle regioni italiane (bombi, barboj, salinelle, maccalube) sono come i fioranesi ben sanno, emissioni di idrocarburi liquidi e gassosi misti a fanghi salati freddi, che costruiscono apparati a forma di cono dalle cui sommità fuoriescono gas e sostanze bituminose.
La spettacolarità di tali manifestazioni aveva colpito anche gli antichi che avevano sviluppato una particolare percezione di questi fenomeni pseudovulcanici, di cui ci è rimasta testimonianza grazie ad alcune significative fonti letterarie, epigrafiche ed archeologiche.
Una nuova interpretazione di alcuni passi tratti dai testi del famoso enciclopedista romano Plinio il Vecchio e del geografo Solino consente di sviluppare un’ipotesi su un probabile tipo di culto associato alle salse.

Il confronto tra le fonti citate ed un’importante testimonianza epigrafica rinvenuta nel territorio circostante le spettacolari salse di Nirano, permette di sviluppare ed approfondire la ricerca su un culto di tipo oracolare legato alla dea Minerva attestato nella zona delle colline di Fiorano.

Tale culto ha probabilmente un’origine precedente il periodo della colonizzazione romana, connesso ad un ambito culturale di tradizione celtica.

Relatore della serata su questi temi è Francesca Guandalini, dottore di Ricerca in Archeologia all’Università degli Studi di Bologna, facoltà di Lettere e Filosofia, con tesi in Topografia dell’Italia antica, dal titolo “Studio topografico di un territorio dell’entroterra modenese: la zona collinare compresa tra il corso del fiume Secchia ed il torrente Tiepido”.
Iscritta al termine del terzo anno della Scuola di Specializzazione in Archeologia presso l’Università degli Studi di Bologna (autunno 2006), Francesca Guandalini ha collaborato e collabora con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e con il Museo Civico di Modena nello studio del territorio modenese in particolare delle zone montane e collinari.
Ultimamente è stata anche impegnata nello scavo archeologico, sotto la direzione della Soprintendenza dei Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, a Montegibbio (Sassuolo) in prossimità della famosa “salsa” descritta da Plinio il Vecchio.
La partecipazione agli incontri di archeologia è libera e gratuita, si rilasciano anche attestati di frequenza ai fini formativi.

L’iniziativa è a cura dell’assessorato alle politiche culturali del Comune di Fiorano Modenese in collaborazione con l’Associazione Amici del Castello.
Per informazioni Assessorato alle Politiche Culturali tel. 0536.833412, fax. 0536.833431 – e-mailComune Fiorano