Il sentimento che domina tra i benziani della provincia di Modena – afferma Onesto Pinelli Presidente Figisc Confcommercio – è la frustrazione per il profilarsi di ingiusti provvedimenti destinati a sopprimere di fatto numerose aziende.
La reazione a una tale situazione non può che essere la ferma e decisa protesta che porterà alla chiusura totale degli impianti nelle giornate di mercoledì 7 e giovedì 8 di febbraio, proclamata dalla Federazine Italiana Gestori Impianti Carburanti – Confcommercio e dalle altre sigle di settore.
Quella dei gestori è una categoria di piccole e piccolissime imprese – continua Pinelli – già ostaggio delle compagnie petrolifere e che, in vigenza della liberalizzazione, troverà la concorrenza della grande distribuzione avvantaggiata dalla possibilità di approvvigionamenti a costi inferiori e quindi di esercitare, ancora una volta, una squilibrata concorrenza nei confronti delle piccole imprese.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 25 gennaio un disegno di legge con norme che interessano, tra l’altro, anche il settore della distribuzione carburanti, per il quale, dopo le liberalizzazioni del 1998 ad opera dello stesso Ministro Bersani, si prevede una totale e drastica “deregulation”.
L’articolo 18 comma 2 del disegno di legge, mette nero su bianco le anticipazioni delle scorse settimane sulla rimozione delle distanze tra impianti: “l’installazione e l’attività di un impianto di distribuzione dei carburanti non può essere subordinata al rispetto del criterio della distanza minima tra esercizi appartenenti alla medesima categoria, o di parametri numerici prestabiliti”; Regioni e Comuni hanno 6 mesi di tempo, dall’entrata in vigore della legge, per conformarsi a queste disposizioni.
I Benzinai – conclude il presidente Onesto Pinelli – non ci stanno e saranno compatti, il 7 e 8 febbraio, nel manifestare il proprio deciso dissenso rispetto al disegno del Governo.