Dal primo gennaio scorso e fino al 30 giugno prossimo, tutti i lavoratori dipendenti sono chiamati alla scelta di destinazione del Tfr. Sulla materia Ascom Confcommercio Fam organizza un convegno informativo cui sono invitate tutte le imprese.


Il Convegno titolato “La riforma della previdenza complementare” si terrà alle ore 14,30 di domani, lunedì 19 febbraio, presso L’Auditorium Ascom Confcommercio Fam – Via Piave, 125 – Modena.
Aprirà i lavori Antonio Verrrillo Presidente Provinciale Famiglia Artigiana Modenese
Sarà il Dott. Alessandro Vecchietti – Direttore Area Legislazione d’Impresa Confcommercio a trattare l’esposizione tecnica affrontando l’argomento della previdenza completare come si presenta dal 1° Gennaio 2007 anche in relazione al ruolo dei fondi pensione di categoria e le novità per imprese e lavoratori.
Concluderà il convegno Pietro Blondi – Vice Presidente Confcommercio Nazionale.

L’importanza dell’argomento trattato dal convegno, è data dalla manovra finanziaria 2007 e dall’intesa tra Governo e Parti Sociali sul trasferimento del TFR che impongono una riflessione sui temi legati allo sviluppo della previdenza complementare, la cui riforma è operativa dal 1° Gennaio 2007.
L’anticipazione di un anno dell’entrata in vigore della nuova disciplina sui fondi di previdenza complementare, insieme all’introduzione di diverse modalità di opzione con le quali il dipendente può conferire il TFR futuro, comporteranno per le imprese notevoli riflessi, sia in termini di costi sia per quanto concerne gli aspetti organizzativi.
Per completare il quadro sulla normativa, nel corso del convegno verrà presentato anche FON.TE, il fondo di previdenza complementare per i dipendenti dalle Aziende del Commercio, del Turismo e dei Servizi. È bene evidenziare che dal 1998 Confcommercio, che ha sempre dedicato grande attenzione allo strumento della previdenza complementare (non a caso già da cinquant’anni la Confederazione ha promosso il Fondo Mario Negri che garantisce ai dirigenti del terziario un trattamento previdenziale integrativo), ha istituito – insieme a Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil – il Fondo pensione complementare per i dipendenti delle imprese del Commercio, del Turismo e dei Servizi, Fon.Te.
Dall’analisi delle varie normative ed opportunità, appare come il trasferimento del Tfr al Fondo pensione di categoria appaia, per vari motivi, come la soluzione più vantaggiosa sia per il lavoratore che per l’impresa. In primo luogo, il Fondo di origine contrattuale svolge, infatti, un ruolo di garante sociale delle necessità di imprese e lavoratori, attraverso la contrattazione collettiva; in secondo luogo, soltanto per il Fondo contrattuale è previsto il concorso del datore di lavoro nel versamento della relativa contribuzione. Infine, con il trasferimento del Tfr a Fon.Te, le imprese si liberano totalmente della gestione del Tfr che, invece, resterebbe a loro carico in caso di trasferimento al conto di tesoreria presso l’Inps.