Una impiegata postale dell’ufficio di Guiglia è stata denunciata per peculato e falso in atto pubblico, dopo un mese di indagini condotte da tre ispettori delle Poste.


La 42enne dipendente postale, che risiede a Marano, è accusata di avere sottratto a decine di utenti, soprattutto anziani, depositi transitori e sui libretti postali. La donna scriveva le certificazioni di avvenuto pagamento a matita davanti ai clienti, per far credere di mettere i soldi in cassa. Li avrebbe poi sottratti prima di registrare all’amministrazione i soldi incassati. I primi ammanchi rilevati risalirebbero al 1999. La stima quasi definitiva sull’ammontare dei presunti furti si aggirerebbe sui 100mila euro, 180-200 milioni di vecchie lire. La denuncia è stata depositata alla Procura del Tribunale di Modena. Riguardo ai motivi che avrebbero portato l’impiegata a compiere i presunti furti, vi sarebbe stata la necessità di supportare il marito, incorso in un dissesto finanziario.