Il 24 e il 25 marzo si svolge la quindicesima edizione della ‘Giornata FAI di Primavera‘. Una mobilitazione di massa, un momento di grande valore culturale e al tempo stesso festoso e popolare che, dalla sua prima edizione a oggi, ha coinvolto circa quattro milioni di italiani, di cui 420.000 nel 2006, e la cui importanza quest’anno è sottolineata dalla presenza ufficiale della Protezione Civile, che collaborerà con oltre 1.000 volontari alla riuscita dell’evento, riconoscendo alla manifestazione la sua natura di servizio civile per la comunità.
Quest’anno per la prima volta la Giornata FAI coinvolge tutte le regioni italiane, con 500 monumenti aperti in 200 città. Beni che per la maggior parte sono chiusi al pubblico, in un certo senso cioè invisibili. Ma i beni invisibili non sono solo quelli difficili o impossibili da visitare. Ne esistono molti altri che ci circondano; o che addirittura frequentiamo senza consapevolezza, senza comprenderne il valore. Lo scopo della Giornata FAI è proprio quello di aiutarci a guardare l’Italia con occhi nuovi.
Quando il FAI ha dato vita alla Giornata di Primavera 15 anni fa l’obiettivo era soprattutto quello di denunciare lo stato di abbandono nel quale versavano moltissimi beni dell’Italia cosiddetta minore. Anche grazie alla Fondazione e alla presenza sul territorio delle sue Delegazioni l’attenzione pubblica su quei beni è cresciuta negli anni: molti infatti sono stati recuperati e restituiti alla collettività.
Ma a questo si aggiunge un obiettivo che va oltre la denuncia e diventa un gesto profondamente culturale: stimolare nella gente la consapevolezza di vivere in mezzo alla bellezza, regalare a tutti uno sguardo diverso, più attento, per conoscere meglio ciò che abbiamo davanti tutti i giorni. Per questo la Giornata FAI apre al pubblico anche banche, chiese, asili, uffici postali, luoghi che frequentiamo senza prestare loro l’attenzione che meritano. Il FAI, accompagnando il pubblico nella visita, offre sì l’occasione per visitare monumenti difficilmente accessibili, ma anche un modo per conoscere meglio lo scenario della nostra vita.