Ammonta a 200 mila euro l’investimento per la manutenzione, nel 2020, della rete di 250 chilometri di cavi e canali di scolo a cielo aperto del territorio del Comune di Modena approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale.
I lavori previsti comprendono lo sfalcio della vegetazione sulle rive, il consolidamento delle sponde anche con palafitte di legno e collocazione di tavolame, la riparazione o sostituzione dei manufatti idraulici danneggiati, i ripristini delle sezioni idrauliche. L’intervento inizierà la prossima primavera, una volta espletate le procedure di gara, e riguarderà anche i principali manufatti idraulici come paratoie e ventilabri. Sono finanziati, inoltre, eventuali interventi urgenti con carattere di straordinarietà per il ripristino delle sponde dei canali, attivabili in poche ore e per i quali l’impresa dovrà garantire un servizio di reperibilità attivo h24.
I lavori, in conformità alle prescrizioni della Regione Emilia-Romagna, fanno parte degli interventi di prevenzione per garantire la sicurezza idraulica del territorio.
I canali che fanno parte della rete di 250 chilometri sono 66: si va dal Canalazzo di Freto al Canale di Marzaglia, dal Cavo Argine al Cavo Diversivo e al Minutara, da Fossa Bernarda a Fossetta Via Nuova, da Ramo Paduli a Rio delle Quaglie, fino a Scolo Acquara e Zappellaccio.
I ventilabri interessati dagli interventi sono 14: alcuni nella zona di Ponte Alto, altri alla Fossalta sul Tiepido, sul Cavo Minutara e sul Cavo Carrobbio ai Tre Olmi. Le principali paratoie sono sette: sul canalazzo di Freto (canale dei Montanari), in via Morane (una vicino al sottopasso, l’altra all’altezza del passaggio a livello), sul cavo Archirola (alla confluenza con il Diversivo Martignana), in via Saragozza (all’incrocio con via Caduti in Guerra, nei pressi dell’edificio dell’ex Questura), in corso Canalgrande (all’altezza di via Fonteraso) e in via Nonantolana, all’angolo con via Cavo Argine.