Oggi pomeriggio in aula le donne DS hanno ritirato l’adesione al sit-in, che peraltro avevano già dato assieme all’intero Consiglio sin da subito: come pure la Presidente Draghetti ha respinto al mittente (AN e FI) la richiesta di patrocinio gratuito alla manifestazione. Su questi fatti interviene Claudia Rubini, consigliere provinciale AN.


“E’ veramente sempre più incredibile il valzer dei ripensamenti che si verifica nelle file della sinistra più o meno istituzionale, rispetto alla manifestazione antistupri. Oggi Vania Zanotti ha preso la parola in apertura del Consiglio provinciale dichiarando che il ritiro dell’adesione già data da parte delle donne DS era dovuto al fatto che, senza nulla togliere alla promotrice Giulia Sarchese, ultimamente si erano sentite nell’aria dichiarazioni di qualche esponente di partito non particolarmente a loro gradite in quanto osavano parlare di sicurezza e degrado.
De Maria docet …. quanto a coerenza!!!”
“E poi mi chiedo – continua Rubini – se Cofferati stesso oggi parla del problema sicurezza a Bologna chiedendo addirittura per la stessa parte del tesoretto nazionale, e se Romano Prodi parla di invivibilità per i cittadini (e quindi anche per le donne) perché di questo non si può parlare da destra, intervenendo sul dramma degli stupri?”
“E’ con grande delusione – prosegue Rubini – anche se me l’aspettavo, che devo registrare pure il no della Giunta Draghetti: diniego peraltro neppure motivato nel merito, trincerandosi unicamente dietro al pretesto di una richiesta non formalmente corretta (la Presidente avrebbe potuto almeno scimmiottare Cofferati e quantomeno motivare il proprio no usando la stessa scusa del Sindaco!).
“A pochi giorni dal 29 maggio – conclude Claudia Rubini – non mi resta che amaramente chiedermi: dal momento che già le consigliere DS si sono ricredute su quanto avevano votato in aula, quanti altri consiglieri di maggioranza durante questa settimana diranno ai cittadini scusate ci siamo sbagliati? Oppure scusate non avevamo capito? Il risultato sarà uguale: avrà perso la città e avranno perso le donne”.