Il Consiglio comunale di Formigine, riunitosi ieri (21 giugno) ha approvato, con 16 voti a favore, 8 voti contrari e 1 astenuto, il bilancio consuntivo relativo alla gestione finanziaria economica e patrimoniale del 2006.
Nell’anno 2006 le spese del Comune ammontano a 30 milioni di euro, di cui 19,7 milioni di spesa corrente e 10,3 milioni di spesa per investimenti. Le spese correnti sono aumentate del 2,79% e hanno riguardato per il 46% i servizi per le persone e per il 20% i servizi al territorio.
La spesa per investimenti è stata destinata ad interventi di recupero, riqualificazione, manutenzione di fabbricati (46%), alla viabilità (20%), al verde pubblico (9%), all’edilizia scolastica (5%) e all’impiantistica sportiva (3%).
Tra le principali opere pubbliche finanziate si ricordano la nuova sede degli uffici comunali, la ristrutturazione del castello, la manutenzione e riqualificazione della viabilità esistente, lo sviluppo delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali, la realizzazione di nuovi parchi e la manutenzione straordinaria del patrimonio comunale.
Nell’anno 2006 sono state realizzate due importanti operazioni patrimoniali, l’estinzione di mutui e la vendita di azioni della Sat, che hanno consentito all’Amministrazione di recuperare risorse di bilancio da destinare allo sviluppo e alla qualificazione dei servizi e del patrimonio comunale. A finanziamento delle opere pubbliche sono stati ottenuti importanti contributi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: 1,3 milioni di euro per l’RSA (Residenza Sanitaria Assistita) e il Nido d’infanzia di Casinalbo; per quest’ultimo è stato ottenuto anche un finanziamento della Provincia pari a 400 mila euro.
Invariata la pressione tributaria pro-capite, ovvero i tributi pagati in media da ogni cittadino, che sono rimasti intorno ai 435 euro pro capite come ne 2005, quindi al di sotto della media provinciale (510 euro) e regionale (491 euro). Sommando alle entrate da tributi le altre entrate proprie derivanti dai servizi e dal patrimonio si ha la misura del grado di autonomia finanziaria del Comune, che, con una percentuale del 96%, si conferma tra le più alte (media provinciale: 91%, media regionale: 90%), a dimostrazione di una tendenza che vede le Amministrazioni locali chiamate sempre più a finanziare con i propri mezzi i servizi erogati alla collettività.
La gestione finanziaria si chiude con un avanzo di amministrazione di 797 mila euro, avanzo che va a incrementare la capacità di autofinanziamento dell’Ente.
Importante il risultato dei servizi a domanda individuale che, con una percentuale di copertura dei costi pari al 45,8%, di tre punti superiore a quella del 2005, hanno comportato un minore disavanzo a carico della collettività, grazie ad una politica delle tariffe attenta all’andamento dei costi dei servizi e agli obiettivi di equità.
“Nonostante il momento di generale difficoltà per i bilanci delle autonomie locali – afferma l’Assessore al Bilancio Luigi Annovi – il Comune di Formigine è riuscito a chiudere l’esercizio con un risultato di amministrazione positivo e a rispettare gli obiettivi del patto di stabilità. L’incremento della popolazione, che negli ultimi cinque anni è stato di 1.450 unità, ha comportato una richiesta di servizi riguardanti il campo dell’assistenza (anziani, nidi d’infanzia), dell’educazione (scuole, trasporti) e la soluzione di problemi significativi quali viabilità, sostenibilità ambientale e riqualificazione del patrimonio comunale. Il sistema tributario locale non è collegato compiutamente al reddito dei residenti, se non attraverso l’addizionale IRPEF che rappresenta solo il 5% delle entrate comunali, quindi a fronte di nuovi cittadini non si ha un aumento delle entrate adeguato alla copertura delle spese per i nuovi servizi. Ci auguriamo che il processo di federalismo iniziato con l’attribuzione agli Enti locali di una parte di entrate prelevate dallo Stato diventi un vero strumento di adeguamento delle entrare delle autonomie locali sia all’aumento dell’inflazione che al fabbisogno di nuovi servizi”.
Approvata anche la variazione del bilancio di previsione 2007 con 14 voti a favore, 8 contrari e 2 astenuti.
Dopo la votazione della mozione contro l’istituzione dei DI.CO., proposta dalla minoranza e respinta con 14 voti contrari, 9 a favore e 1 astenuto, la minoranza ha abbandonato l’aula, è stata quindi impedita la prosecuzione dei lavori per mancanza di numero legale.