“Abbiamo scelto di focalizzare la nostra candidatura non sullo sviluppo di un unico grande progetto, ma sul rafforzamento della rete esistente e sugli sviluppi e le trasformazioni future”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi introducendo l’incontro online di oggi, venerdì 12 febbraio, in cui si è presentato il “Comitato promotore” della candidatura di Modena a Città creativa Unesco 2021 per le Media arts. Una rete, l’ha definita l’assessore, sulla quale la città può contare in modo stabile e strutturato. Sono dieci i soggetti protagonisti della scena culturale cittadina che, collegati con i loro rappresentanti in teleconferenza, condividendo un protocollo sono entrati nel Comitato promotore.
All’incontro in diretta facebook su “Città di Modena” hanno preso infatti parte, oltre all’assessore Bortolamasi e a Vittorio Salmoni, coordinatore nazionale delle Città creative italiane appartenenti al network Unesco, Donatella Pieri per Fondazione di Modena; Diego Teloni per Fondazione Brodolini – Laboratorio Aperto; per Fmav Gino Lugli e Lorenzo Respi; Maria Chiara Montecchi per Gallerie Estensi; per Unimore Matteo Al Kalak; Donatella Solda per Fem; Silvia Cassanelli e Chiara Pellacani per Ert; per Fondazione Teatro Comunale Aldo Sisillo; per Art-ER Sveva Ruggiero; Giuliano Albarani per Fondazione Collegio S. Carlo; ha partecipato anche Daniele Francesconi, direttore di Ago.
“Quella di Modena – ha sottolineato Bortolamasi – vuole essere una candidatura di sistema, della città, anche in prospettiva di una ripartenza post Covid con la cultura come fattore di crescita e sviluppo. E una candidatura di processo, perché la trasformazione della città è un processo in corso, con luoghi e spazi rigenerati dove cultura e tecnologie, sapere umanistico e scientifico, dialogano. E i soggetti, in rete tra loro e con il Comune, entrati nel Comitato (aperto ancora ad altre realtà), sono i punti di partenza di un processo di trasformazione verso una città pensante e creativa, dove dialogano competenze diverse”.
Vittorio Salmoni, nel suo intervento, ha esposto le ragioni e le modalità per cui e con cui Modena può aspirare alla candidatura come Città creativa Unesco Media Arts.
Il Network delle Città Creative, infatti, è un programma Unesco attivo dal 2004, che coinvolge una rete di 246 città di 72 paesi nei cinque continenti. L’obiettivo è promuovere conoscenza, cooperazione e progetti tra le città che hanno identificato nella cultura e nella creatività i propulsori del loro sviluppo. Le parole d’ordine sono collaborazione, condivisione di conoscenze e buone pratiche, confronto, progettazione, valorizzazione del patrimonio culturale immateriale.
Nell’incontro online è stato presentato il logo che accompagnerà verso la candidatura, nel frattempo selezionato tra le 34 proposte arrivate con una “call for ideas”, rivolta a giovani dai 18 ai 30 anni. Il percorso proseguirà ora con iniziative organizzate e promosse dai diversi soggetti in rete nel Comitato, riconducibili al tema delle Media arts e pertinenti con l’ambito per cui Modena vuole candidarsi a Città creativa Unesco 2021. In corso di realizzazione un sito web dedicato che riporterà informazioni sui soggetti culturali coinvolti, le azioni e gli eventi modenesi afferenti alle Media Arts.