Fim, Fiom e Uilm di Modena esprimono soddisfazione per le adesioni allo sciopero nazionale di 4 ore di oggi, a sostegno del rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici e per la buona riuscita dei presidi
davanti alle aziende sul territorio provinciale.


Nonostante il maltempo che stamattina ha costretto i manifestanti a mettersi al riparo, ai presidi nelle principali aziende del territorio
provinciale hanno aderito circa 1.000 lavoratori, con un presidio particolarmente riuscito alla Glem Gas di Castelfranco Emilia a cui hanno partecipato 200 lavoratori.
Soddisfacente la riuscita dei presidi in tutte le realtà aziendali con una partecipazione in media di circa 100 lavoratori per ogni presidio, sia
davanti alle aziende modenesi come Rossi Motoriduttori, Caprari, Salamti e Tetrapak, sia alla Angelo Po di Carpi e alle diverse aziende nella zona industriale di Limidi, alla Crown di Spilamberto, l’Ansa Marmitte di San Felice, la Terim di Baggiovara, la Telluri Rota di Formigine e l’Italtractor di Fanano.

Nelle grandi aziende l’adesione allo sciopero è stata del 90% tra gli operai e del 50-60% tra tecnici e impiegati, con adesione totale di tutti
gli addetti nelle aziende sedi di presidi.
Adesione allo sciopero inferiore in due realtà del Gruppo Fiat, quali la Ferrari di Maranello (50% fra gli operai e 30% fra impiegati-tecnici), e
alla Case New Holland (60% fra gli operai e 30% fra gli impiegati).
Oltre il 70% di adesione allo sciopero si è registrato nelle aziende medie e piccole della provincia.

Lo sciopero nazionale di 4 ore di stamattina è stato indetto da Fim, Fiom e Uilm a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro e per manifestare con l’indisponibilità delle controparti, e in particolare di
Federmeccanica, sulle proposte avanzate in piattaforma in tema di mercato
del lavoro, orari, inquadramento e aumento salariale.
In particolare i Sindacati rifiutano la pretesa di Federmeccanica di una gestione unilaterale degli orari di lavoro, con la richiesta di aumento
degli straordinari comandati e la riduzione dei permessi individuali, senza confronto con le RSU, aumentando di fatto l’orario di lavoro.
Insoddisfacente anche la controproposta di aumento salariale 60 euro al 5° livello, contro la richiesta in piattaforma di 117 euro.

Fim, Fiom e Uilm modenesi sono soddisfatte che la proposta di aumenti sottoforma di anticipi contrattuale avanzata negli ultimi giorni dal Gruppo Fiat non abbia in alcun modo depotenziato lo sciopero di oggi. Criticano
fortemente atteggiamenti unilaterali di questo tipo e meglio sarebbe che le controparti si adoperassero per il proseguo del confronto e il rinnovo del contratto in tempi brevi e con contenuti soddisfacenti per i lavoratori.
La trattativa comunque prosegue ed entro il 15 novembre sono stati calendarizzati 4 incontri in Commissione su diversi temi della piattaforma
e una riunione plenaria il 21 novembre.
Fim, Fiom e Uilm nazionali hanno confermato ieri il blocco di tutte le forme di straordinario e flessibilità e un pacchetto di ulteriori 12 ore sciopero nel mese novembre, di cui 8 ore con manifestazioni regionali il 16 novembre.