Proseguono, come prevede il programma biennale delle celebrazioni dedicate ai 150 anni della Biblioteca cittadina “Natale Cionini”, (fu infatti fondata nel lontano 1857) a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Sassuolo e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dell’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna, le iniziative dedicate alla riscoperta e valorizzazione dei luoghi più significativi della città dell’ottocento.

Prende infatti il via una serie di appuntamenti rivolti alla riscoperta del Cimitero e della Chiesa Monumentale di San Prospero, tra i luoghi ottocenteschi più importanti e cari all’intera comunità sassolese.
Il primo di questi è previsto per Giovedì 1 novembre, alle ore 16.00 presso la Chiesa del Cimitero di San Prospero dove, al termine della Santa Messa, la Corale cittadina “G. Puccini”, presenterà “Memorie”, brani di musica sacra in commemorazione dei defunti.

Altre due iniziative specifiche sono poi previste l’8 novembre, in Paggeriarte con una conferenza che presenterà i risultati delle indagini sul cimitero monumentale condotte da Vincenzo Vandelli, Ilaria Fangareggi, Stefano Botti e Francesco Genitoni.
E Domenica 11 Novembre, alle 15.30 con una visita guidata al Centro Storico e al Cimitero Monumentale a cura di Luca Silingardi.

“Il progetto di valorizzazione complessiva della struttura del Cimitero monumentale di San Prospero – ha detto l’Assessore ai Lavori Pubblici Sandro Morini – successivamente ad una serie di interventi che hanno determinato il ripristino delle coperture e della struttura nella zona delle tombe di famiglia, prevede un articolato intervento che va più in profondità e che ha l’obiettivo della valorizzazione complessiva della struttura, con ricerche, progettazioni che tengano conto della storia del luogo e che serviranno anche a fare chiarezza su concessioni, proprietà e responsabilità per il ripristino completo futuro dell’importante struttura cittadina”.

La storia della città di Sassuolo è infatti la storia della crescita di una comunità: crescita economica, crescita culturale, crescita sociale. Un racconto quindi corale, lungo il quale alcuni episodi e date danno voce e significato alle altre, segnando lo sviluppo degli avvenimenti successivi. Marzo 1857: il consiglio comunale cittadino decide di fondare la prima biblioteca pubblica a Sassuolo. Una data, tratta da notizie d’archivio, che accompagna la crescita della comunità. Una data oggi per lo più sconosciuta alla città, che deve però a questa decisione la presenza della biblioteca comunale.

Successivamente alla costituzione di quel primo nucleo ottocentesco, le vicende delle varie ubicazioni di quel fondo librario, videro poi – in estrema sintesi – lo spostamento ai primi del ‘900 della sede bibliotecaria in una stanza attigua alle allora Scuole elementari di viale XX Settembre. Per poi passare durante gli anni ’60, ad una più adeguata localizzazione, con il conseguente aumento del patrimonio librario, degli orari di accesso e consultazione, al secondo piano del cosiddetto grattacielo di Via Pretorio, come ricorderanno molti sassolesi… Sino ad arrivare ai giorni nostri, quando a partire dalla metà degli anni ’80, dopo un importante e lungo intervento di restauro e recupero del complesso delle strutture di servizio del Palazzo Ducale, la Biblioteca fu allora collocata in una prestigiosa sede storica e dove è tuttora ospitata nell’edificio di una delle due Paggerie ducali, che si affaccia su Piazzale della Rosa, di fronte al Palazzo Ducale.

Un cammino che parte quindi dalla nascita della biblioteca, passa per la sua storia, arriva ad oggi, guardando ai progetti in corso e a quelli futuri, come la Biblioteca ragazzi a Villa Giacobazzi, il Cimitero Monumentale di San Prospero, o la possibile collocazione della sezione adulti nel Palazzo Ducale: porre la biblioteca – principale istituzione culturale sassolese – al centro di un programma di iniziative, significa fare del tema del sapere, della conoscenza e dei luoghi in cui esse si sviluppano, lo strumento per riflettere e progettare il futuro culturale e sociale della comunità.