Spazi di sosta all’interno dei percorsi museali per la “contemplazione dell’opera”, per il riposo e per scambiarsi impressioni e commenti con i compagni di visita; una comunicazione più orientata al visitatore che, più che guidarlo, lo accompagni nella scoperta delle opere esposte; la possibilità di toccare o fotografare quanto si vede per un contatto più profondo o per ricostruire il proprio percorso personale; biglietti “aperti” che permettano di interrompere la visita e tornare in un secondo tempo.

Sono alcuni dei desideri e delle indicazioni espressi dai visitatori dei musei del Sistema provinciale modenese e raccolti nell’indagine “Dalla parte del visitatore. Esperienza percezione e gradimento dei visitatori del Sistema provinciale di Modena”. La ricerca, curata da Alessandro Bollo, della Fondazione Fitzcarraldo di Torino, per conto della Provincia, è stata presentata oggi nel corso del seminario “Il pubblico si conta e si racconta. Strumenti e strategie al servizio dei musei”.

«Questa ricerca si colloca in un programma più ampio di valutazione quantitativa e, soprattutto, qualitativa dell’affluenza e della soddisfazione del pubblico dei nostri musei che ha visto lo scorso anno l’analisi del mancato interesse per questa istituzione con l’indagine sul “non pubblico” degli adolescenti – spiega Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura – con l’obiettivo di capire chi abbiamo davanti per finalizzare e qualificare al meglio il servizio».

L’indagine, attraverso la tecnica di ricerca dei “focus group”, che ha coinvolto visitatori occasionali e abituali, ha approfondito le diverse fasi dell’esperienza di visita: le motivazioni, cosa si cerca, come si vive la visita, cosa si vorrebbe, o non vorrebbe, trovare in un museo. Dalle risposte è emerso che, pur esprimendo bisogni e preferenze molto diverse, tutti i visitatori nel valutare la loro esperienza all’interno del museo fanno più riferimento alle qualità funzionali, dall’accoglienza ai servizi, che a quelle contenutistico-culturali, che tendono a dare per scontate, e che un fattore decisivo nella scelta del museo o della mostra da visitare è la qualità del contesto: non è solo il museo a dover essere accogliente ma anche il tessuto urbano, che include caratteristiche come la facilità di parcheggio, l’accesso ai servizi, la cultura dell’ospitalità.