Domani, sabato 15 dicembre, alle ore 15.30, nel Centro polivalente ‘Mappamondo’ (via Plinio 18, zona Pieve), inaugurazione di “InTrecci d’arte”, laboratori espressivi proposti dagli assessorati comunali Diritti di cittadinanza e Pari opportunità, Scuola, Università, Giovani, e da Città Educativa, seconda Circoscrizione e Polo sociale territoriale 2, che ampliano l’offerta del Centro aperto nel 2005.

Alle ore 16 porteranno il loro saluto il sindaco Graziano Delrio, l’assessore comunale Iuna Sassi (Scuola-Università-Giovani), il presidente della seconda Circoscrizione Fausto Castagnetti.
Parteciperanno inoltre Giorgio Messori, direttore generale di Newlat Spa (Giglio), azienda che sostiene l’iniziativa, e il parroco di Pieve Don Gianni Manfredini.

Il Comune di Reggio Emilia ha sviluppato negli ultimi vent’anni, attraverso Città educativa e altri servizi, una cultura educativa per i ragazzi, gli adolescenti e i giovani nel tempo non scolastico. Un’intensa attività realizzata con progetti a dimensione comunale: il Get (Gruppi Educativi Territoriali), al quale partecipano quotidianamente una media di 360 bambini e ragazzi; il Polo (Prevenzione Orientamento Lavoro Occupazione), al quale partecipano ogni anno un centinaio di adolescenti; il Cep (Centri Educativi Pomeridiani), cui partecipano 70 adolescenti circa al giorno; Autonomia, rivolto a bambini e ragazzi disabili, cui partecipano 65 bambini, nel periodo estivo; le Ludoteche, alle quali partecipa una media giornaliera di 250 ragazzi.

Città educativa ha partecipato sin dall’inizio alla realizzazione di questa struttura, insieme a seconda Circoscrizione, Polisportiva Pieve, Scuola media Fontanesi, Parrocchia di Pieve Modolena, Circolo Arci di Pieve, che hanno concordato sul progetto di uno spazio multidimensionale, per costruire con bambini, ragazzi, adolescenti e giovani uno ‘spazio-tempo’ nel quale raccontarsi, costruire amicizie, fare sport, cimentarsi con i diversi linguaggi musicali, teatrali, fotografici e cinematografici.

Questo processo di costruzione ha nel tempo favorito l’allargamento delle collaborazioni al Polo 2, all’assessorato comunale ai Giovani, all’Unità di strada e all’azienda Giglio. Questa esperienza è la dimostrazione di come sia possibile fare sistema tra diverse realtà di un territorio, per progettare e realizzare uno spazio insieme a ragazzi e giovani. L’obiettivo è di promuovere processi di crescita fondati sulla reciprocità e il protagonismo dei ragazzi, che dovranno essere i veri attori e costruttori del centro Mappamondo.
A istituzioni, servizi, privato sociale, spetta il compito di accompagnare questo processo evolutivo dando fiducia e riconoscimento alle ragazze e ai ragazzi che assumono questa responsabilità.