La presidente della Provincia Sonia Masini e l’assessore all’Istruzione Gianluca Chierici si sono recati nei giorni scorsi in visita ad alcune realtà scolastiche e di formazione di Reggio. Prima tappa l’istituto d’arte Chierici, a seguire l’Ipsia Galvani ed infine la scuola di formazione per parrucchieri di Enaip in collaborazione con Zeo Baldi. Presidente e assessore hanno incontrato i presidi, gli insegnanti, ma anche parte degli studenti.

Un’occasione di ascolto e di confronto rispetto a quelle che sono le materie di stretta competenza della Provincia – ad esempio l’edilizia scolastica o specifici progetti – ma anche un’occasione per riflettere, con chi ha il contatto diretto con i giovani studenti, su ciò che Reggio offre loro, non solo da un punto di vista di offerta formativa. Dai colloqui è emersa soprattutto la necessità, per gli istituti ed enti che avviano direttamente al lavoro, di una maggiore connessione scuola-lavoro.

“Per istituti come il nostro – spiegano all’Ipsia Galvani il preside Costantino Coppola e il professor Gianni Elefanti – sarebbe importante che un’impresa ci ‘adottasse’. Infatti il mercato del lavoro se esige da un lato che vi sia manodopera qualificata, perché Reggio gioca la sua competitività sulla innovazione e sulla specializzazione, dall’altro lato occorre che qualcuno, oltre allo Stato, investa anche economicamente per la formazione di questi ragazzi”. Qualcosa in questo senso al Galvani si è mosso, ad esempio attraverso uno specifico progetto di orientamento avviato quest’anno e unico in provincia, realizzato grazie a Palazzo Allende e ad Assindustria, che consente ai ragazzi di terza media di visitare il laboratorio dell’istituto ha sede, per toccare con mano quanto quella scuola può offrire loro e aiutarli a orientarsi meglio nella scelta”.

Stesso “appello” è quello che lancia la preside dell’istituto d’arte Chierici Maria Grazia Diana: “La nostra formazione verte sui settori tessili, orafo, di lavorazione del legno e della ceramica. Prevalentemente le realtà produttive che potrebbero essere interessate a svolgere dei progetti con noi, sono medio-piccole, da sole non ce la fanno”. Su questo fronte, secondo la presidente Masini “le associazioni di categoria dovrebbero svolgere un ruolo fondamentale. E’ impossibile pensare che il sistema Reggio abbia successo se non integra in modo appropriato formazione e mondo del lavoro. Deve esserci un raccordo perché è nell’interesse di entrambi che vi sia integrazione fra domanda e offerta, anche per dare ai ragazzi prospettive vere di occupazione e, alle imprese, opportunità di avere professionalità adeguate alle loro esigenze”.

Importanza del Saper fare e sapere accademico sono elementi che rappresentano il fulcro dell’offerta formativa: “La formazione tecnica e professionale non deve essere considerata di serie B – ha affermato la presidente Masini – anzi Reggio ha una sua vocazione che va sviluppata e che mantiene anche grazie alle capacità, alle creatività e alle abilità dei ragazzi che escono da queste scuole”.

Esempio di buona integrazione fra formazione e lavoro è la scuola biennale per parrucchieri Zeobaldi, di via Sani a Reggio. “Qui ogni anno vengono inseriti con successo nel mondo del lavoro cinquanta ragazzi” spiega lo stesso Zeo Baldi, promotore della scuola e maestro di diverse generazioni di parrucchieri. In questa scuola organizzata in collaborazione con l’ente di formazione professionale Enaip e finanziata da Stato, Regione e Provincia – si impara un mestiere, ma il ruolo che svolge è importante anche da un punto di vista sociale: “Oltre a imparare un mestiere facendo della pratica, qui i ragazzi acquisiscono anche competenze di base trasversali” spiega Sara Palladini di Enaip. Una realtà quest’ultima che rappresenta, secondo la presidente Masini, “un esempio importante di avviamento al lavoro, inclusione sociale, qualificazione di un terziario e dei servizi alla persona, che sono di fondamentale importanza in una società avanzata come la nostra”.