Trend in crescita per il tesseramento della Cgil di Modena, che ha chiuso il 2007 con 127.112 iscritti fra attivi e pensionati, a cui vanno aggiunti
anche i 152 iscritti al SILP, il sindacato di polizia che si ispira ai valori della CGIL, per un totale di 127.264 iscritti (al 31.12.07).


Rispetto al 2006, le adesioni al sindacato nel 2007 sono state 1.102 in più (+0,87%), con una crescita significativa innanzitutto fra i lavoratori
attivi di 1.317 iscritti (+2,2%).

Gli incrementi più significativi fra le categorie dell’industria si sono registrati in Fillea (edili-legno) con +3,29%, Slc (Telecom, poste,
grafici-cartotecnici) +2,7% e Fiom (metalmeccanici) con +0,8%.
Stabili categorie importanti come la Filcem
(chimici-elettrici-gas/acqua-biomedicale), la Flai (agroindustria) e la Fisac (bancari), mentre qualche sofferenza registra la Filtea (lavoratori
tessile-abbigliamento) per effetto della crisi che ha ridimensionato negli ultimi anni il settore.
Crescono anche la Filcams (categoria dei lavoratori del commercio-servizi) +3,5% e la Filt (trasporti) +23,4%, e incrementi altrettanto significativi si registrano per la Funzione Pubblica con +6,1% di iscritti, il sindacato
scuola-università Flc con +5,9% e il sindacato lavoratori atipici NIdiL +3%. Anche il Silp registra rispetto al 2006 +8,57% di iscritti.

Su 127.112 iscritti al 31.12.07, gli attivi sono 59.880 e 67.232 i pensionati che mantengono il loro trend di stabilità.
Le donne rappresentano il 51,7% degli iscritti, mentre i lavoratori immigrati rappresentano il 18,7% degli attivi e gli artigiani il 12,5%.

Il positivo risultato del tesseramento 2007 conferma il solido e ampio radicamento della Cgil nel mondo del lavoro, sia in quello tradizionale
che nelle nuove figure. Premia l’impegno determinato e diffuso dei delegati e delle delegate, degli attivisti e delle persone che lavorano nella Cgil.
A questo risultato hanno concorso, sia un’attenta politica di rappresentanza sindacale che il sistema dei servizi Cgil, che hanno saputo
offrire tutela a lavoratori, pensionati e disoccupati sia sotto l’aspetto della contrattazione nei luoghi di lavoro, che nell’assistenza individuale e nell’esigibilità dei diritti.