“L’Emilia-Romagna non deve ricevere i rifiuti campani”. Non usa mezzi termini Fabio Filippi, consigliere regionale del Gruppo della Libertà, alla notizia che la sua Regione sta considerando la possibilità di smaltire una parte dei rifiuti della Campania.


“L’accollarsi lo smaltimento dei rifiuti campani – dichiara Filippi – significherebbe in un certo senso tendere la mano alla camorra. Sarebbe impensabile che il governo di una regione come l’Emilia-Romagna, che si dichiara difensore della libertà, liceità, trasparenza, correttezza e del benessere dei cittadini aiutasse indirettamente racket paramafiosi nella detenzione del controllo incostituzionale della res publica. Anche in considerazione del fatto che il costo dei rifiuti in Campania è di gran lunga maggiore rispetto a quello di tutte le altre regioni. Non vedo quindi il motivo di accollarsi, in termini di spesa e di salute pubblica, un problema a cui lo stesso governatore Bassolino non cerca di dare soluzione; altri al suo posto avrebbero già rassegnato le proprie dimissioni. E’ ora di smettere di conferire lauti stipendi a manager e commissari straordinari se poi non raggiungono i risultati previsti. Quando un manager o un commissario non ottiene l’obbiettivo deve andare a casa”.

“Vi è inoltre da tenere presente – conclude il Presidente del GDL – che non conosciamo e, quasi sicuramente, non potremmo mai conoscere la vera natura di quei rifiuti, tra i quali potrebbero esservi sostanze altamente tossiche. L’aumento dei rifiuti comporterebbe uno sfruttamento all’ennesima potenza degli inceneritori presenti sul territorio con gravi conseguenze di inquinamento anche nella provincia di Reggio Emilia.
E’ un controsenso, per usare un eufemismo, che la Regione ed i governi locali adottino misure antismog, spesso inutili, quali il blocco del traffico, e poi si prenda in seria considerazione, probabilmente per “amicizia” politica, di smaltire i rifiuti campani”.