Ha continuato a crescere nell’ultimo trimestre 2007 l’industria manifatturiera reggiana, anche se in maniera più contenuta rispetto all’anno precedente.
Lo afferma l’associazione Industriali nel rapporto consuntivo dell’ultimo trimestre del 2007 e di previsione del primo dell’anno in corso.
Lo scorso anno l’industria manifatturiera reggiana ha messo a segno una crescita complessiva del 6,5%. Un risultato inferiore a quello del 2006, più 9,1% , che interrompeva una fase di stagnazione.
Le esportazioni originate dalla provincia di Reggio nei primi nove mesi del 2007 sono state pari a 6.087 milioni, con un incremento dell’11,3% contro il 14,2% dello scorso anno verso i mercati europei.
L’ultimo trimestre dell’anno, tuttavia, conferma una netta decelerazione della dinamica della produzione industriale in provincia. Tra ottobre e dicembre 2007, questa si mantiene infatti ancora poco al di sopra dei livelli, già molto elevati, raggiunti un anno fa (+3,4%) ma con un progressivo rallentamento rispetto ai precedenti trimestri. Rallentamento che sembra confermato anche dai risultati delle vendite, che fanno registrare con un incremento del fatturato pari al 6,1%, contro il 7,5% del trimestre precedente. I livelli occupazionali però sono rimasti pressoché stabili e anzi il quarto trimestre 2007 presenta un aumento degli occupati dello 0,5%.
Restano positive le attese sulla produzione, anche se su valori lievemente piu’ contenuti rispetto allo scorso trimestre. Sostanzialmente stabili le previsioni per l’occupazione.
Per quanto riguarda gli investimenti: la quasi totalità delle imprese (99%) ha dichiarato di avere effettuato investimenti nel corso del 2007 e altrettante prevedono di farli nell’anno in corso. Tale dato evidenzia un clima di ritrovata fiducia sulla ripresa dell’economia da parte delle imprese reggiane.
Nel 2008 si prevede un ulteriore rallentamento della crescita, che dovrebbe però lasciare invariati i livelli occupazionali delle aziende.
Le imprese confermano un quadro economico con buone capacità di tenuta e un’ulteriore stabilizzazione delle prospettive di crescita sia per il mercato interno e soprattutto per il mercato estero, mentre maggiori preoccupazioni sussistono per il sistema Paese.