Non convincono né confortano le rassicurazioni del Comitato Conto anch’io a Sassuolo. Al contrario, preoccupano oltremodo, ancor più nella prospettiva che il consenso di alcuni possa avallare in futuro un’ altro immane scempio a danno di tutti.
E’ terribile vedere abbattere 28 grandi alberi , patrimonio comune di tutta la città: in poche ore decenni della storia sassolese se ne sono andati per sempre. La minaccia delle piante ammalate con pericolo grave e imminente, i danni provocati dalle radici che, si allungano sotto terra, il pretesto dei rami che si protendono a pregiudizio delle proprietà, l’incontro con i residenti, ai quali di fatto è stata propinata una decisione già presa, sono i pretesti tipici di chi preferisce “abbattere” piuttosto che curare e conservare un bene di tutti. Le piante erano ammalate? Forse, ma di incuria e trascuratezza. Possibile che tutte e 28 fossero talmente compromesse da escludere qualsiasi cura?
Di questa operazione è quantomeno sospetta la tempistica e sicuramente sbagliato il metodo. Sospetta perché le piante sono state tagliate nell’imminenza dell’esecuzione del progetto di riqualificazione. Delle due l’una, se erano davvero tanto pericolose perché non le hanno tagliate prima? se si è aspettato a farlo solo in occasione della riqualificazione, evidentemente la situazione non era così compromessa. Inaccettabile poi è il metodo sia sotto il profilo politico che tecnico. Dal punto di vista politico è inammissibile il modo con cui l’Amministrazione ha imposto deliberatamente l’abbattimento degli alberi, senza alcun confronto istituzionale, cosa che lascia preoccupati anche per la mancanza di garanzia che tali fatti non si ripetano in futuro.
Dal punto di vista tecnico, anziché questa barbarie, si sarebbe potuto intervenire, laddove strettamente necessario, per stralci , provvedendo a sostituire gli alberi incompatibili che man mano venivano abbattuti, pur mantenendo strada facendo l’alberatura del viale. La promessa ripiantumazione della nuova alberatura offrirà solo giovani alberi che richiederanno tempo per crescere e che riusciranno a sopravvivere solo dietro, improbabili ma indispensabili, intense e costanti cure, mentre la loro capacità depurativa e protettiva contro l’inquinamento sarà efficace solo fra oltre 20 anni. Ci battiamo per la difesa del patrimonio arboreo esistente, della salute, dell’ambiente e per un’idea diversa di città, chiediamo pertanto conto alla Giunta del suo operato e del perché non ha ritenuto doveroso un preventivo confronto istituzionale che oggi chiediamo. Rispettiamo qualsiasi opinione , ma ora che il danno è fatto, non è allarmismo battersi affinché scempi del genere non si ripetano.
Condanniamo un’amministrazione la quale opera scelte che incidono traumaticamente nel tessuto storico e che per avere mano libera preferisce fare piazza pulita. Ci battiamo quindi nella convinzione che il futuro possa sposare il passato senza deturparlo.
Claudia Severi vice coordinatore provinciale, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Provinciale e Consigliere comunale a Sassuolo




