Seduta di intenso lavoro poi quella del Consiglio Comunale cittadino svoltasi nella serata di martedì 19 Febbraio presso la sala consiliare di via Pretorio. Svolte infatti le interrogazioni in programma e approvati alcuni importanti provvedimenti previsti nella convocazione dell’Assemblea civica alla ripresa dei lavori che erano stati interrotti a seguito della lunga discussione protrattasi al settimana scorsa su alcune interrogazioni e sul tema dello Statuto.


Proprio lo Statuto e le sue integrazioni hanno fatto registrare un’ulteriore votazione, come prevede il regolamento consiliare, senza discussione, che ha avuto il seguente esito
favorevoli: Sindaco – C.I. – P.D. – Caserta – Cardone – Scalabrini – Tincani. Contrari: L.N. – F.I. – U.D.C.. Astenuti: A.N.

Partiamo comunque dalle Interrogazioni svolte.
La prima è stata svolta dal Capogruppo della Lega Nord, GianFrancesco Menani che ha i chiesto chiarimenti sulla rimozione delle bacheche pubbliche poste in Piazza Garibaldi destinate ai partiti politici ed importanti punti informativi delle specifiche attività delle forze politiche a disposizione di tutta la cittadinanza. Configurandosi come autentico momento aggregativi e di interesse per molti cittadini e soprattutto anziani. Menani, ricordando Il capogruppo della Lega Nord ha chiesto se ne si prevede il ripristino, con quali modalità e in quali tempi.
Ha risposto all’interrogante l’Assessore Morini spiegando che, pur a fronte della necessità del mantenimento del rigore attuale della Piazza recuperata, da cui sono state eliminate le oltre 30 bacheche presenti in precedenza, si potrà studiare una soluzione per riportare, compatibilmente alla filosofia del recupero, queste funzioni espositive nella piazza. In particolar modo una bacheca dedicata alle attività delle associazioni di volontariato dovrebbe trovare spazio esternamente all’ufficio URP.
Una seconda invece verrà riservata proprio ai giornali o fogli di partito e dovrà trovare collocazione in un punto della Piazza.
Verrà prossimamente convocata attraverso la presidenza del Consiglio Comunale, un’apposita riunione dei capigruppo per valutare al meglio il progetto complessivo.
Menani non si è dichiarato soddisfatto della risposta ricevuta, Puntualizzando che, a fronte di un ulteriore rinvio dell’illustrazione del progetto e delle sue modalità attuative, attende ora l’esito delle stesse e la riunione dei gruppi, come indicato, per esprimere la sua valutazione definitiva al riguardo.

Claudia Severi – di Forza Italia – in una specifica interrogazione – ha invece chiesto chiarimenti e delucidazioni in merito al taglio di una serie di 28 piante ad alto fusto avvenuto nelle settimane scorse in via Crispi, nel centro cittadino, in particolar modo anche alla luce di un documento approvato nel 1998 sulla tutela e censimento del patrimonio arboreo nella nostra città.
A giudizio della Severi un tale abbattimento è risultato sicuramente penalizzante per l’insieme complessivo del patrimonio arboreo, peraltro non eccelso, della nostra città. La Severi ha sottolineato inoltre come si conciliasse un simile drastico abbattimento di piante di uno dei pochi viali alberati della città, ornato da piante comunque vecchie di vari decenni e dunque storiche. Infine l’esponente di F.I., richiedendo copia scritta della documentazione della risposta dell’Assessore, dello stato di salute delle piante al momento del loro abbattimento, ha anche chiesto l’analisi dei costi-benefici derivanti dalla sostituzione di tali piante con quelle nuove previste.
Ha risposto all’interrogante, l’Assessore Sandro Morini che ha sostanzialmente rigettato le valutazioni espostegli, dichiarando che non si tratta di un atto indiscriminato volto a depauperare il patrimonio arboreo, bensì di un complesso intervento di riqualificazione complessivo, peraltro già illustrato e accolto positivamente dai residenti delle vie interessate.
Morini ha infatti ricordato le piante eliminate verranno sostituite, come da progetto presentato agli stessi residenti del quartiere in una riunione pubblica, alla presenza di giornalisti, con altri di dimensioni già importanti, altezza circa 9 metri.
Il progetto che riguarda via Crispi deve tenere conto di diverse esigenze, tra cui quelle dei residenti e dei pedoni, che si trovano ormai da tempo a percorrere marciapiedi gravemente dissestati e pericolosi a causa della crescita degli alberi, che con le radici hanno divelto la pavimentazione. Come in altri casi si tratta di piantumazioni effettuate molti anni fa, con conoscenze dell’arredo verde urbano diverse da quelle odierne, e quindi troppo ravvicinate e di tipo inadeguato a una sede stradale. In via Crispi oltre al dissesto dei marciapiedi più residenti hanno sottolineato anche la vicinanza alle abitazioni, con rami che finivano per entrare nelle finestre delle case, anche in questo caso perché il tipo di alberi ha uno sviluppo in ampiezza eccessivo. L’amministrazione comunale tiene molto al verde cittadino, come dimostra del resto il saldo ampiamente positivo fra alberi eliminati e nuovi alberi messi a dimora, e sul verde ha un progetto complessivo e preciso, che include anche il rinnovo del patrimonio arboreo.
Sempre Morini ha ricordato la pericolosità di una difesa precostituita di situazioni che presentano elementi di inadeguatezza e dissesto.
Claudia Severi si è dichiarata insoddisfatta della risposta ricevuta.

Successivamente sono stati illustrati, dal Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Ferruccio Giovanelli, due punti relativi a due specifiche varianti urbanistiche al vecchio prg per ottenere- in entrambi i casi – l’autorizzazione alle procedure di conformità sia amministrativa che urbanistica per far procedere gli atti nel loro iter.
Il Piae – come ha spiegato il Vicesindaco – attraverso questa specifica variante permetterà di attivare il nuovo P.A.E. (Piano Attività Estrattive) nell’ambito della pianificazione che è prevista a livello provinciale.
Non sono previsti aumenti delle quote di scavo della fascia interessata (per un totale complessivo di tre milioni di mq. di ghiaia)né aperture di nuove cave rispetto a quelle già esistenti.
Nel secondo punto – Nuova rotatoria stradale tra la Pedemontana e via Regina Pacis -invece sempre Giovanelli ha spiegato come si sia finalmente arrivati alla conclusione della procedura del vincolo urbanistico nell’eventualità dell’esproprio.
A questa punto l’ente soggetto attuatore della realizzazione (ovvero la Provincia di Modena) potrà procedere o all’esproprio in caso di mancato accordo con le proprietà, oppure appaltare l’opera, attraverso le consuete procedure di legge previste.
Entrambi i punti, già discussi nell’apposita Commissione consiliare, sono stati successivamente approvati con il seguente esito
PIAE Favorevoli: Gruppo Misto, PD, Uniti per Pattuzzi, DL, Pdci, Sindaco. Astenuti: UDC, FI
Rotonda stradale tra Pedemontana e via Regina Pacis Favorevoli: Gruppo Misto, PD, DL Uniti per Pattuzzi, Pdci, Menani (Lega Nord), AN. Astenuti: UDC, FI. Contrari: Menani (Lega Nord).

Patrizia Barbolini ha poi dato ufficialmente conto al Consiglio Comunale delle variazioni ufficiali dei nominativi di due gruppi consiliari, i cui partiti hanno cambiato nome in questi giorni che precedeno il varo delle liste per le Elezioni politiche del prossimo Aprile.
Alleanza Nazionale (AN) diventa AN – PDL.
L’UDC (Unione Democratica di Centro) diviene invece Popolari Liberali per la PDL .
Estremamente lunga, approfondita e articolata la discussione sorta invece in merito all’ODG presentato da Ugo Liberi, Capogruppo di Forza Italia, in cui, anche sulla base dei recenti fatti di cronaca accaduti.
In sostanza, per evidenti ragioni di sintesi, daremo conto soltanto delle principali posizioni illustrate dai Consiglieri intervenuti nel dibattito in questione.
Ugo Liberi (FI) promotore dell’ODG, ha ricordato come, anche alla luce delle recenti notizie di cronaca provenienti dall’inchiesta avviata a Torino dal procuratore Guariniello in merito alla corretta o meno applicazione della norma che prevede la possibilità di somministrare, da parte di alcuni regioni, tra cui l’Emilia – Romagna, la pillola per l’interruzione di gravidanza, alternativa all’intervento chirurgico.
Nell’ODG si prende posizione contro la sperimentazione della cosiddetta pillola abortiva, la RU 486, definita “Aborto Chimico” chiedendone la cessazione della sua applicazione.
Mario Cardone (Gruppo misto) Ha voluto ricostruire le vicende che dal suo punto di
Amministratore pubblico, proprio in ambito sanitario, quando 30 anni or sono venne introdotta la Legge 194 per l’interruzione della gravidanza, sino ad allora non permessa nel nostro paese.

Cardone ha difeso finalità e intenti della legge 194, una legge che secondo l’esponente del Gruppo Misto permise di fare un salto in avanti enorme nella norme civili del paese e a tutela della salute delle donne, fino ad allora costrette a ricorrere, clandestinamente, alle cosiddette “mammane”.
Annalisa Sibani (PD) Si è prima di tutto detta profondamente turbata e anche offesa dal dibattito politico nazionale che in questi giorni ha preso piede, con forme anche violente, nel paese, dove è in atto un forte attacco all’auto-determinazione femminile. E in questo senso, la Sibani, ha inteso parlare prima di tutto come donna. La Sibani ha inoltre posto l’indice sulle “mancanze” della politica attuale che non riesce a fornire sufficienti e adeguati servizi (quali i nidi, asili, etc.) per favorire il concreto sviluppo di una politica delle nascite. Né offre alle madri forme di tutela (part –time, contratti senza clausole capestro) nel mondo del lavoro.
Rossano Dallari,(PD) in Qualità anche di Medico Ospedaliero ha voluto fornire un quadro analitico più accurato della questione presa in esame, fornendo cifre dell’O.M.S e del Ministero della salute. Sono infatti 53 milioni i casi d’interruzione di gravidanza registrati a livello mondiale.
A suo giudizio dall’entrata in vigore della legge 194, i consultori italiani forniscono strumenti per sostenere la conoscenza e la prevenzione per gravidanze non desiderate soprattutto per le fasce giovanili. Mentre non è assolutamente possibile paragonare l’utilizzo della RU 486 ad una pillola del giorno dopo o a un aborto chimico.
E’ un percorso sanitario sperimentale, sancito da precise norme giuridiche, che la donna può volontariamente compiere solo sotto controllo ed assistenza medico.Non possono essere poste in discussione conquiste mediche così importanti e di tutela della donna.
Claudia Severi (FI) Si è detta in disaccordo con le analisi espresse sia dalla Sibani che da Dallari, a suo giudizio non veritiere del quadro oggi imperante nel nostro paese dove, invece, si assiste invece a una banalizzazione di un tema così importante come, prima di tutto, il diritto alla vita. Una tutela questa oggi del tutto insufficiente. Ecco perché sono opportune azioni di monitoraggio intenso sulla “194” e su ogni altra forma normativa (come la sperimentazione della pillola abortiva) che non tenga prima di tutto conto di questa priorità. Si è pertanto dichiarata a favore dell’odg di Liberi.
Gian Francesco Menani (Lega Nord) Si è dichiarato a favore dell’odg proposto dal consigliere Liberi. E’ necessario rivedere i meccanismi che sottendono all’applicazione delle leggi in materia d’interruzione di gravidanza.
Lo stesso esponente ha poi salutato positivamente anche l’intervento di M.Cristina Vandelli. E ha inoltre rimarcato le profonde contraddizioni interne emerse nel Partito Democratico.
Patrizia Barbolini, che ha preso la parola in qualità di Consigliere Comunale, cedendo momentaneamente ruolo e presidenza della seduta a Claudia Severi, Vice-Presidente, ha ricordato come,a suo giudizio, appaia palese l’attacco, strumentale e violento, rivolto dalla destra, a conquiste democratiche e per il diritto fondamentale alla tutela e al diritto di scelta della donna.
Anche a Sassuolo si moriva d’aborto, ha ricordato l’esponente politica, ai tempi dell’illegalità e delle mammane, prima della promulgazione della Legge 194.
Fulvio Bonvicini (PD) ha difeso sia la Legge 194 che la sperimentazione della pillola RU 486.
Bonvicini, ravvisando nella violenza della campagna anti-194 di Si è pertanto dichiarato contrario all’ODG.
M. Cristina Vandelli (PD) in quanto cattolica, si è dichiarata contraria all’aborto, un atto contrario alla vita umana che è sempre sacra. Un tema che tocca le coscienze personali e che per questi motivi il tema presenta aspetti estremamente delicati. Ha tuttavia precisato che, per non essere strumentalizzata, non avrebbe partecipato al voto.
Fabrizio Tincani (Capogruppo Uniti per Pattuzzi – la Margherita) Ha ricordato prima di tutto come, a suo giudizio, oggi, il dibattito complessivo anche in Consiglio Comunale, sconti ancora un retaggio culturale “vecchio” e figlio di schematismi e quadri politico-ideoloigici, oggi profondamente muttati. Ma suo giudizio i riconoscimenti del diritto alla tutela del nascituro e anche di quelli del padre oggi, nel quadro giuridico vigente, non risultano sufficientemente tutelati. E pertanto si è dichiarato favorevole all’odg di Liberi. Tincani ha poi criticato l’intervento di Patrizia Barbolini, definito dal capogruppo di Uniti per Pattuzzi non sufficientemente “equidistante” come si richiederebbe ad una figura istituzionale.
Sia per i contenuti – si è definito strumentale solo il livello politico del centro-destra nel dibattito sull’aborto – sia nella forma, avendo poi la stessa Barbolini risposto alla osservazione mossale dallo stesso Tincani, non in veste di Consigliere, bensì da Presidente e dunque attuando una cattiva interpretazione del proprio ruolo, secondo il consigliere non più “neutro”.
Ruggero Cavani (PD) ha rimarcato due concetti a suo giudizio fondamentali sulla questione. Il primo di natura culturale, laddove è necessario ricordare (e approfondire) che la legge 194 è una legge che tutela il “Diritto alla procreazione”, come recita il comma n.1. Il secondo, strettamente collegato alla premessa fatta, di ordine etico, sottolinea il dato che “l’aborto rappresenta comunque una sconfitta per tutti…”. Per questi motivi, ha dichiarato la sua (e quella di Schenetti) astensione.
Raffaele Lettieri (PD) si è dichiarato particolarmente toccato da tutto il tema affrontato. Un tema delicatissimo, ricco di connotazioni etiche e sociali, prima ancora che culturali e che, soprattutto, vanno ad incidere sulla sfera personale di ognuno. Un tema questo secondo Lettieri delicato dove prima di tutto è necessario rispettare sempre il principio di auto-determinazione della donna. Lettieri ha comunque espresso la propria contrarietà ad un odg mal formulato e che contiene a suo giudizio, alcuni punti che appaiono inaccettabili, a fronte delle innegabili conquiste portate dalla legge.
Enrico Benedetti, Massimo Benedetti– Udc- Hanno ribadito, con sfumature diverse, la loro contrarietà ad un atto che – sia nelle modalità attuative oggi con cui si prattica l’interruzione di gravidanza. Non è possibile non tenere conto del primario Diritto alla vita, della difesa dell’essere vivente, come approccio primario. Quello della 194, a giudizio dei due esponenti dell’UDC è prima di tutto un ritardo culturale grave che oggi può e deve essere recuperato, riaprendo il confronto su alcuni temi cruciali riguardanti il senso complessivo della educazione alla sessualità, all’amore autentico, ad una procreazione responsabile. Per queste motivazioni hanno espresso il loro appoggio all’ODG presentato da Liberi.
Corrado Scalabrini (Capogruppo Democrazia e Libertà – La Margherita) ha sottolineato l’esigenza di una riflessione sulla applicazione della Legge 194 e anche sulle modalità di applicazione normativa della pillola RU 486. Ma è una mancanza complessiva sui temi educativi della sessualità e dell’amore a costituire la vera mancanza oggi nel sistema educativo.
Una riflessione culturale mancata a giudizio del consigliere che ha invece. Per questo si è espresso favorevolmente nei confronti dell’odg presentato.
Biagio Santomauro (AN) ricordando di aver partecipato recentemente proprio ad un’iniziativa provinciale sul tema della difesa alla vita, si è detto convinto della necessità di una revisione della legge 194 e ha annunciato il suo voto a favore dell’ODG.
Al termine del lungo confronto si è quindi proceduto alla votazione dell’ODG con il seguente esito. Hanno dunque votato i Consiglieri presenti in aula. Favorevoli: Benedetti M. e E. (UDC), Tincani (Uniti per Pattuzzi), Scalabrini (La Margherita), Santomauro (AN), Liberi, Severi (FI), Menani (Lega Nord). Contrari: P.Barbolini, Bonvicini (PD), Cardone, Caserta (G. Misto) Sibani, Gullo, Lettieri, Dallari, Bizzarri (PD), Usai (Pdci). Astenuti: Gregorio Schenetti – Ruggero Cavani (P.D). Non partecipa al voto: M. Cristina Vandelli.
L’ODG è stato pertanto respinto.