Dissuasori di velocità, semafori intelligenti, occhi di gatto per la separazione dei sensi di marcia, delineatori di margine, luci sequenziali per curve pericolose finalizzati alla riduzione delle velocità dei veicoli in punti particolarmente critici, attenuatori per proteggere i motociclisti in caso di incidenti, microtappeti a freddo, lavori di manutenzione straordinaria e un programma di interventi strutturali su alcuni punti critici che continua nel 2008 con interventi per oltre sette milioni di euro. E’ questo in sintesi il Piano sulla sicurezza stradale della Provincia di Modena presentato oggi alla Conferenza delle autonomie dal presidente Emilio Sabattini. Il Piano è stato elaborato in collaborazione con gli assessori provinciali Egidio Pagani (Viabilità) e Maurizio Guaitoli (Sanità).

«Abbiamo iniziato – ha affermato Sabattini – un lavoro serio e approfondito per programmare interventi efficaci a prevenire gli incidenti e, in particolare, le loro conseguenze più gravi. E lo abbiamo fatto partendo da una ricognizione dei dati degli ultimi anni, degli interventi realizzati e di quelli già in programma. Ora, in collaborazione con i Comuni, i tecnici potranno definire località per località quali interventi strutturali o sulla segnaletica sono necessari per rendere le nostre strade più sicure».
Nel corso dell’incontro sono stati presentati i progetti realizzati sui mille chilometri di rete stradale di competenza della Provincia, e i dati più recenti, relativi al 2007, sugli incidenti stradali nel modenese che mostrano un leggero calo dei sinistri ma un aumento delle vittime invertendo la tendenza “virtuosa” degli ultimi anni. Ai sindaci, inoltre, è stata illustrata anche una ricerca sulla velocità di percorrenza dei veicoli lungo alcuni tratti critici.
Insieme all’elenco dei progetti strutturali decisi dalla Provincia, quindi, è stato aperto un confronto con i Comuni per definire le modalità di introduzione di autovelox fissi in alcuni punti critici della viabilità provinciale, non ancora individuati, che dovranno avere «come finalità principale – ha spiegato Pagani – la prevenzione delle trasgressioni ai limiti di velocità che purtroppo continuano a essere in numero troppo elevato, come dimostrano peraltro i dati relativi ai monitoraggi che abbiamo effettuato. Per rafforzare il loro effetto preventivo, gli autovelox saranno segnalati con pannelli luminosi che indicheranno all’automobilista anche la velocità di percorrenza in tempo reale. Il costante rispetto della velocità – ha sottolineato Pagani – deve diventare una regola sulla nostre strade, ma questo obiettivo si raggiunge solo attraverso un’adeguata azione di prevenzione ed educazione che punti a modificare gli stili di guida».
Tra gli interventi strutturali già decisi dalla Provincia per il 2008 spiccano la nuova rotatoria della Cappelletta del Duca sul Canaletto (un milione e 300 mila euro), due rotatorie agli incroci tra la Gherbella e la sp 16 con la Vignolese a San Donnino e a Spilamberto (un milione e 800 mila euro) nell’ambito di una intervento di messa in sicurezza di tutto l’asse viario tra Modena e Spilamberto; previsti anche l’adeguamento di una serie di incroci pericolosi a Castelfranco Emilia (due milioni), a Monteombraro di Zocca (410 mila), sulla provinciale 1 Sorbarese al confine tra Modena e Bologna a Ravarino, sulla provinciale 24 di Monchio di Palagano e in località Saltino di Prignano. Previsti anche interventi per introdurre nuovi gard rail per 750 mila euro.

Nel 2007 aumentati i morti, stabili gli incidenti
Si interrompe la tendenza virtuosa degli ultimi anni: nel 2007 tornano a crescere le vittime della strada nel territorio della provincia, 77 contro le 66 del 2006. Era dal 1999 che non si registrava un aumento così alto da un anno all’altro. Ritorna dunque in discussione il raggiungimento dell’obiettivo fissato dall’Unione europea, ovvero il dimezzamento entro il 2010 della mortalità registrata nel 2001 che a Modena raggiungeva quota 110.
Sostanzialmente stabili, anzi in leggera diminuzione, incidenti e feriti: rispettivamente 3.630 e 4.884 contro i 3.708 e 5.043 registrati nel 2006.
Questi sono i dati più significati dell’Osservatorio sulla sicurezza stradale gestito dall’assessorato provinciale alla Sanità e alle politiche sociali.
L’aumento della mortalità è parzialmente provocato dalle vittime dovute a incidenti in autostrada (tra il 2006 e il 2007 sono passate da sei a 11) ed è maggiormente localizzato nel capoluogo dove da un anno all’altro i morti sono passati da 10 a 22, quattro dei quali in autostrada. Se le vittime passano tra il 2006 e il 2007 da 67 a 77, comunque, gli incidenti mortali aumentano in modo minore: da 66 a 70. Cresce, invece, l’indice di mortalità, il rapporto cioè tra il numero delle vittime e gli incidenti con infortunati: passato dal 5,1 di inizio anni Novanta all’1,8 del 2006, nel 2007 è tornato sopra la soglia del 2.
Particolarmente pesante il bilancio degli incidenti che coinvolgono un solo veicolo: se si sommano fuoriuscite, urti con ostacoli e cadute dei motociclisti si hanno ben 28 morti. Tra le categorie più colpite dalla mortalità, subito dopo gli automobilisti (39 morti) ci sono i motociclisti (19 morti contro i nove del 2006) e poi i pedoni (nove morti).
Gli orari con più incidenti si confermano quelli di ingresso e uscita dal lavoro, quando l’intensità del traffico è massima.
L’analisi per aree stradali dimostra che nel 2007 il 76 per cento degli incidenti è avvenuto in ambito urbano, il 20 per cento in ambito extraurbano e il 4 per cento in autostrada. I morti in incidente nel 2007 si sono verificati nel 51 per cento dei casi su strade urbane, nel 35 per cento su strade extraurbane e per il 14 per cento in autostrada.
«L’attività dell’Osservatorio – spiega Maurizio Guaitoli, assessore provinciale a Sanità e politiche sociali – consentirà di approfondire l’analisi sui punti dove sono avvenuti gli incidenti più gravi e più frequenti e sulle loro cause. Tra queste spicca la velocità quasi sempre correlata agli incidenti che hanno le conseguenze più gravi. Se si vuole prevenire gli incidenti riducendo il numero dei morti e dei feriti, quindi, occorre che nelle strade siano rispettati rigorosamente i limiti. A questo proposito l’istallazione di strumenti elettronici di rilevazione e sanzionamento degli eccessi di velocità è funzionale alla sicurezza: segnaletica a distanza adeguata, pannelli luminosi, indicatori di velocità – precisa Guaitoli – sono gli elementi che devono accompagnare questi strumenti per far sì che il risultato sia un effettivo adeguamento ai limiti evitando la sanzione».

Gli interventi strutturali
Sulla sicurezza stradale la Provincia nell’ultimo triennio ha investito oltre 43 milioni di euro, mentre altri 7 saranno messi a disposizione nel 2008.
Una parte consistente di questi investimenti è stata dedicata alla costruzione di rotatorie allo scopo di mettere in sicurezza alcuni tra gli incroci più pericolosi e trafficati del territorio provinciale.
«Secondo le analisi dei tecnici – afferma Egidio Pagani, assessore provinciale alla Viabilità – in un incrocio regolato da una rotatoria si riduce il numero di incidenti del 90 per cento rispetto ad un semaforo regolato da un semaforo».
Tra gli interventi realizzati spiccano le quattro rotatorie, due con svincoli a livelli sfalsati, sulla Pedemontana tra Sassuolo e Maranello per eliminare tutti i semafori, un intervento che, in base ai dati dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale ha ridotto gli incidenti stradali nel 2006 della metà: nel 2005 erano stati 42 con due morti, mentre nel 2006 sono scesi a 26 con un morto.
Tra le altre opere realizzate la rotatoria di S.Pancrazio sulla Modena-Carpi, sulla Radici a Sassuolo sul torrente Fossa, quelle sulla nuova tangenziale di Finale Emilia, a Mirandola all’incrocio con la provinciale 8 e la bretella est, all’incrocio tra la Nonantolana e la Panaria bassa a Modena, su via Montanara a Vignola nell’ambito dei lavori della nuova Pedemontana tratto Bazzano-Ergastolo, in pratica la tangenziale di Vignola e la rotatoria di Altolà a Spilamberto; poi tre rotatorie sulla sp 16 a Castelnuovo Rangone e quella a Colombaro, il nuovo svincolo a Navicello sulla sp 2 Panaria bassa, la sistemazione del nodo di via Graziosi a S.Cesario e la variante di Rio Secco a Spilamberto. A Modena la Provincia ha finanziato, con oltre un milione e 250 mila euro la rotatoria all’incrocio della strada statale 12 Canaletto e la sp 623 Vignolese.

Rilievi sulla velocità
In soli tre giorni di rilievo sulla velocità di percorrenza degli automobilisti sulla via Emilia Ovest a Marzaglia, con limite di velocità posto a 50 km all’ora, risulta che 650 veicoli sono transitati a oltre 110 km orari di cui quasi cento oltre i 130 km orari con addirittura due veicoli che hanno superato i 170.
Analizzando i dati della campagna di monitoraggio effettuata negli ultimi due anni dalla Provincia di Modena sulle strade più trafficate del modenese, in concomitanza con le analisi dei flussi di traffico, si rileva un preoccupante numero di veicoli che transitano a velocità elevata su strade extraurbane che spesso attraversano centri abitati minori, quando il limite, normalmente sui 70 o, al massimo, sui 90 km orari, scende a 50.
Sulla Vignolese tra S.Damaso e S.Donnino, sono stati rilevati, sempre in tre giorni, circa 450 veicoli che sono transitati a oltre 110 km orari, di cui 64 oltre i 130 km orari. Sulla Nonantolana, al confine con il bolognese, sono stati rilevati 1.300 veicoli oltre i 110 km orari e oltre 200 che hanno superato i 130 km orari.
Analoghi rilievi sono emersi in modo preoccupante sul Canaletto tra Modena e Bastiglia, sulla Nuova Estense a S.Martino di Mugnano, lungo l’asse viario Modena-Fiorano-Sassuolo nei pressi di Baggiovara, lungo la strada provinciale 467 Pedemontana nei pressi di Fiorano, sulla sp 413 Romana tra Lesignana e Ganaceto (nelle due frazioni dove, appunto, il limite di velocità è di 50 chilometri orari sono stati rilevati oltre cento veicoli a una andatura superiore ai 110), sulla sp 2 Panaria Bassa nei pressi di Gorghetto e sulla sp 15 a Marzaglia.