Le gelate verificatesi dopo Pasqua, con punte fino a meno 5 gradi, hanno causato danni soprattutto sulle colture frutticole. Anche se non è ancora possibile fare una valutazione precisa, il bollettino agrometeorologico della Provincia di Modena (Comitato di coordinamento dei servizi di sviluppo agricolo) riporta le prime osservazioni in campo.
Su albicocco si registrano i danni maggiori, fino al cento per cento, poiché la specie era nella fase di trasformazione in frutto (allegazione) che presenta la maggior sensibilità alle gelate. Anche su pesco si rilevano elevate percentuali di fiori necrotizzati, soprattutto su nettarine.
Il ciliegio presenta danni elevati con percentuali di fiori necrotizzati vicini al cento per cento che non sono però omogenei in tutte le aree. Per il susino la situazione è ancora da valutare a fondo, ma su alcune varietà i danni appaiono comunque ingenti.
Anche nel pero il bilancio non è ancora preciso. Più colpite sembrano le varietà William e Conference. I danni sono però molto differenziati, sembrano maggiori nella fascia centrale della provincia. Per valutare seriamente il danno produttivo si dovrà comunque attendere la fase di allegagione.
Situazione analoga su melo. Si rilevano percentuali anche elevate di fiori “neri”. Particolarmente colpito il fiore centrale del mazzetto sulle varietà Gala e Pink L.
Sulle colture erbacee e orticole, invece, non si registrano danni diffusi. Sul melone la protezione dei tunnel ha evitato gravi danni alle piantine, limitati ad arresti di vegetazione.
Gli uffici dell’assessorato all’Agricoltura della Provincia da parte loro hanno attivato con la Regione Emilia Romagna le procedure per le calamità naturali ed in queste settimane, con i sopralluoghi in campo, stanno cercando di verificare l’effettiva entità dei danni. Gli aiuti scattano solo nel caso si dimostri che almeno il 30 per cento della produzione lorda vendibile complessiva sia andata distrutta.