Votare è un diritto di tutti, anche di chi essendo ricoverato in ospedale è impossibilitato a recarsi al seggio. Così al Policlinico di Modena, come sempre vengono allestiti due Seggi Speciali a cura del Comune di Modena. Ogni seggio speciale è dotato anche di un seggio volante che viene portato nei reparti per far votare i pazienti allettati.
Per consentire ai ricoverati di votare nei Seggi Speciali però, occorre tutto un complesso lavoro preparatorio sia di tipo logistico sia burocratico che da giorni un collaudato pool di operatori del Policlinico sta eseguendo con la consueta attenzione.
Da un lato è stato necessario approntare uno spazio idoneo ai seggi, localizzato al primo piano (ingresso 1), nei locali dell’antica Aula Ramazzini, ove si è provveduto a creare un ambiente consono e confortevole. Dall’altro è necessario esperire una serie di operazioni preliminari che permetteranno ai pazienti ricoverati di votare in un seggio diverso da quello in cui sono registrati in base alla residenza.
Per questo occorre recarsi nei reparti, raccogliere le richieste di votare dai pazienti che rimarranno ricoverati anche durante l’election day e inviarle ai Comuni di residenza assieme all’attestazione di ricovero preparata dalla Direzione Sanitaria per richiedere l’ autorizzazione al presso i seggi del Policlinico. L’autorizzazione verrà poi consegnata al paziente che potrà così recarsi ai seggi per esercitare il proprio diritto. Sarà lo stesso personale del Policlinico ad indicare ai presidenti di seggio l’elenco dei pazienti allettati per reparto in modo che questi possano inviare il seggio volante. Per questo compito è stata attivata una task force di 28 operatori, di cui 6 nella segreteria organizzativa, 20 che gireranno nei reparti, 1 commesso che si occuperà dei collegamenti coi Comuni della Provincia di Modena e 1 operatore di telefonia col compito di gestire problematiche sui telefoni e sui fax, strumenti indispensabili per far arrivare le autorizzazioni dai Comuni di residenza che siano fuori provincia.
“Ringrazio queste persone – commenta il dottor Stefano Cencetti, direttore generale del Policlinico – che si impegnano con un lavoro spesso oscuro perché anche i pazienti del nostro Policlinico possano non sentirsi esclusi ed esercitare il loro fondamentale diritto di cittadini”.