Gli indennizzi per cittadini e imprese, i lavori da completare per ripristinare strade, argini e versanti franati e “ricucire pianure e colline lacerate”, la massima collaborazione dei territori al Commissario per procedere bene e presto. Sono le priorità emerse oggi pomeriggio nell’incontro che il commissario alla Ricostruzione, generale Francesco Paolo Figliuolo, ha avuto a Ravenna, nella sede della Provincia, con i sindaci del Ravennate colpiti dall’alluvione, per conoscere da vicino il quadro della situazione e fare il punto sulle questioni aperte.
Si tratta del primo degli appuntamenti nelle singole province colpite che il Commissario si era impegnato ad avere già durante il sopralluogo in Emilia-Romagna effettuato la settimana scorsa con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
All’incontro di oggi era presente la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il presidente della Provincia e sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, i sindaci dei 18 Comuni della provincia, il prefetto Castrese De Rosa, il presidente della Camera di Commercio di Ravenna e Ferrara, Giorgio Guberti, insieme a rappresentanti della Forze militari e di Protezione civile, i Consorzi di Bonifica e i presidenti degli Ordini professionali più coinvolti nelle procedure che dovranno essere seguite per i risarcimenti: geometri, ingegneri, architetti.
Nel territorio ravennate si sono verificati molti danni, 466 milioni di euro per 1.734 interventi quelli più urgenti e prioritari, nell’ambito dell’elenco provvisorio delle circa 6mila opere per la messa in sicurezza del territorio che riguarda tutta l’Emilia-Romagna, per una spesa prevista di 1,9 miliardi di euro. Di questi circa 220 milioni riguardano cantieri già in corso.
Per quanto riguarda i temi più urgenti che i sindaci hanno presentato al Commissario, prima di tutto ci sono le priorità di intervento per il ripristino di argini, strade e frane, in base appunto alla ricognizione trasmessa al Dipartimento nazionale il 23 giugno scorso. Poi gli indennizzi a cittadini e imprese, il trasferimento di risorse a Comuni e altri soggetti attuatori che hanno avviato i lavori di somma urgenza, la necessità di passare dalla fase dell’emergenza alla ricostruzione.
Già nella giornata di venerdì 14 luglio la struttura del generale Figliuolo struttura di 60 persone, ma oggi abbiamo strumenti elettronici e telematici che ci danno la possibilità di essere in costante contatto. Lo faremo già venerdì con una riunione dei tecnici, dove definiremo bene il tema della somma urgenza e cominceremo a tirare giù il perimetro dei ruoli e della responsabilità dei subcommissari. Il grosso è Emilia-Romagna, ma ci sono anche Toscana e Marche.
Al Commissario Figliuolo è già stato consegnato il dossier con le opere suddivise tra cantieri già chiusi, da rendicontare entro il 2023, entro maggio 2024 e oltre quest’ultima scadenza, con l’obiettivo di stabilire le priorità di esecuzione dei lavori in particolare su fiumi e viabilità.
“Anche da questo territorio – ha affermato la vicepresidente Priolo – arriva tutta la collaborazione possibile verso il Commissario Figliuolo, che ringraziamo per questi primi contatti con le comunità locali, iniziati anche prima della formalizzazione del suo incarico. Adesso stiamo attendendo il decreto ultimo che renderà operativo quello del 6 luglio che disciplina il coordinamento delle procedure e delle attività di ricostruzione. La velocità dei tempi diventa fondamentale per gestire anche la tensione sociale sui territori ”.
“Ma già nella giornata di venerdì prossimo – prosegue Priolo- incontrerò personalmente parte della struttura commissariale per una prima riunione operativa perché è necessario analizzare gli interventi pubblici a cui dare velocemente copertura finanziaria. Vanno individuati velocemente i soggetti attuatori e occorre iniziare a pensare una nuova progettazione che metta al centro il territorio con le sue nuove esigenze di sicurezza, legate al cambiamento climatico. Insieme dobbiamo individuare le linee d’azione per viabilità, corsi d’acqua, assistenza alle imprese, agricoltura, il 100% degli indennizzi – ha chiuso Priolo- per provare a correre passando dall’emergenza alla ricostruzione”.
La visita all’azienda Unigrà a Conselice (Ra)
Al termine dell’incontro, il commissario Figliuolo, con la vicepresidente Priolo e con il sindaco De Pascale si è recato in visita all’azienda Unigrà di Conselice dove gli impianti erano stati allagati per giorni. Si tratta di un’impresa di lavorazione e trasformazione di prodotti alimentari con connesso impianto per rifiuti non pericolosi prodotti in proprio e sito per la produzione di energia.
Negli ultimi giorni di maggio Arpae aveva effettuato campionamenti presso la ditta Unigrà che avevano rilevato concentrazioni entro i limiti previsti e l’azienda ha potuto procedere con la pulizia e il ripristino delle apparecchiature aziendali.