L’Attivo della Funzione Pubblica CGIL di Modena si riunisce domani mattina 31 ottobre presso la sede di piazza Cittadella 36 per ribadire le ragioni
dello sciopero regionale del pubblico impiego già proclamato unitariamente per il 7 novembre, a fronte delle insufficienti proposte economiche e
normative del Governo sul rinnovo del contratto e nonostante la sospensione dello sciopero da parte della Cisl.


L’aumento che il Governo elargirà unilateralmente ai lavoratori in busta in paga sarà di 40 euro netti, più 7 euro per la produttività che sarà
evidentemente riservato solo a chi è produttivo. La metà di quanto è stato conquistato con l’ultimo rinnovo contrattuale.
Dal 1°gennaio 2009, inoltre gli stipendi saranno decurtati in base alle legge 133/08 mediamente da 80 a 250 euro. Il recupero della somma tagliata,
con decorrenza non garantita da giugno per un valore di un terzo del totale, è solo per i lavoratori dei ministeri delle agenzie fiscali e del
parastato.
L’intesa raggiunta con Cisl Uil Ugl non ha il 51% dei consensi necessari per fare il contratto secondo le attuali leggi sulla rappresentanza, ma il
ministro Brunetta ha già dichiarato di voler procedere unilateralmente.
All’attivo di domani della FP/CGIL modenese si ribadiranno dunque le ragioni per scioperare il 7 novembre: contro un Governo che offende i
dipendenti pubblici chiamandoli fannulloni, toglie loro diritti e salario, che considera il sindacato un soggetto fastidioso che va bene solo se è
d’accordo con le decisioni assunte. Che cancella e privatizza i servizi pubblici a cominciare dalla sanità, dai servizi sociali e da quelli di
pubblica utilità come i Vigili del Fuoco.