Legacoop Bologna terrà lunedì 1 dicembre alle 14.30 presso l’oratorio di San Filippo Neri (Via Manzoni 5 a Bologna) la sua sesta Assemblea dei presidenti, l’appuntamento annuale che Legacoop dedica per fare il punto sull’economia cooperativa a Bologna insieme alle imprese associate.
L’appuntamento sarà quest’anno anche l’occasione per riflettere sui temi della crisi economica con una tavola rotonda, coordinata da Mattia Miani, intitolata “Dai subprime a Obama” che vedrà la partecipazione di Patrizio Bianchi (Rettore Università di Ferrara), Erik Jones (professore della Johns Hopkins University) e Carlo Salvatori (amministratore delegato Unipol G.F.).
Nel corso dell’assemblea saranno presentati i dati della nuova edizione del Rapporto Economico e Sociale di Legacoop Bologna, che raffigura la situazione del comparto cooperativo bolognese dell’associazione (circa 250 imprese) sulla base dei dati definitivi dei bilanci chiusi al 31/12/2007 e sulla base dei dati preconsuntivi 2008 e previsionali per il prossimo anno.
Il valore della produzione dell’insieme delle aderenti a Legacoop Bologna nel triennio 2005-2007 ha mantenuto un trend di crescita costante, raggiungendo i 13 miliardi di euro, con un incremento nel 2007 del 3%. La crescita è stata moderata ma positiva anche per il 2008. “È praticamente impossibile azzardare ipotesi credibili del preventivo 2009”, spiega il presidente di Legacoop Bologna Gianpiero Calzolari.
Dagli indicatori analizzati si rileva una sostanziale tenuta di tutti i comparti produttivi, anche se sono presenti situazioni di particolare difficoltà come quella della logistica e trasporti e dell’agroalimentare. I settori che hanno segnato le performance più brillanti sono stati quello della distribuzione (10,7%), dei servizi (9,2%) .
Le imprese associate a Legacoop Bologna danno lavoro ad oltre 44.000 occupati, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Il settore che genera maggiore occupazione è quello dei servizi, che incide sull’occupazione complessiva del 45%. Un aspetto importante è la composizione dell’occupazione: l’84% dei contratti è a tempo indeterminato, il 9% a tempo determinato, mentre solo una parte marginale è rappresentata dai lavoratori stagionali e dai collaboratori.
La base sociale raggiunge, nel 2007, la quota di 1 milione e 100 mila soci cooperatori con un aumento del 4%. Ad incidere in questo risultato sono in maggior misura le cooperative di utenza, che hanno visto crescere le adesioni alla base sociale con percentuali annuali costanti.
L’84% del valore aggiunto è destinato ai lavoratori sotto forma di salari, la parte che spetta ai finanziatori è l’8%.
Per Calzolari “In definitiva il rapporto ci restituisce il profilo di una realtà economica solida, legata al proprio territorio e che ha messo le persone al centro della propria iniziativa, in controtendenza al modello dominante tutto orientato al capitale responsabile della catastrofe finanziaria di questo fine 2008. Se questa strutturazione economico sociale consentirà di affrontare la crisi meglio degli altri è tutto da vedere, le cooperative sono imprese e come tali sentiranno pesantemente la morsa della recessione, certamente faranno il possibile per non scaricarla sulle persone”.
Nel corso dell’assemblea sarà consegnato il premio Cresciuti con Bologna al cooperatore che si è distinto, grazie agli strumenti dell’economia sociale, nella crescita della nostra città.