Un confronto organizzato dalla Regione Emilia-Romagna coinvolgendo le istituzioni a livello europeo, nazionale, regionale e locale, sul futuro delle politiche di coesione e dei fondi europei post 2027. Questo l’obiettivo di “Cohesion 2050: il ruolo dell’Emilia-Romagna nell’Europa che cambia”, un convegno aperto a cittadini, imprese, associazioni e amministratori locali, in programma giovedì 8 maggio a partire dalle 14.30 presso l’Aula Magna della Regione in viale Aldo Moro 30 a Bologna.

L’incontro, organizzato alla vigilia della Festa dell’Europa, sarà l’occasione per presentare il percorso portato avanti sino a oggi dalla Regione Emilia-Romagna nella sua dimensione europea, attraverso un uso virtuoso dei finanziamenti europei ed il coinvolgimento del territorio e del sistema pubblico e privato. Questa iniziativa si colloca in un momento decisivo per le scelte legate al futuro bilancio europeo pluriennale e alla definizione delle nuove priorità dei fondi europei.

I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali di Kata Tüttő, presidente del Comitato europeo delle Regioni e del sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Per la Commissione europea interverranno Carmen Hernandez-Gonzales Head of Unit, Italy and Malta, DG REGIO, e Claudia Colla Capo Rappresentanza della Commissione europea per il nord Italia. Vi saranno inoltre una serie di interventi dedicati al ruolo delle regioni e dei territori, tra cui quelli dell’assessore ai Rapporti con la Ue, Alessio Mammi, dell’assessore alla Programmazione dei fondi europei, Davide Baruffi, e del presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. Il presidente della Regione, Michele de Pascale, interverrà con una relazione su “L’Emilia-Romagna e il futuro delle politiche di coesione”.

La chiusura è affidata a Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione.

“Con Cohesion 2050 vogliamo chiamare a raccolta tutte le realtà del territorio emiliano-romagnolo, enti locali, imprese, università, parti sociali, cittadini- dichiarano Mammi e Baruffi – per iniziare un percorso verso una posizione chiara e condivisa sul futuro della politica di coesione dell’Unione europea dopo il 2027, che oggi più che mai deve essere potenziata, non ridotta, coinvolgendo regioni e territori. Il nostro obiettivo è far sentire la voce dell’Emilia-Romagna e delle regioni a Bruxelles, chiedendo una politica di coesione che sia ambiziosa, strutturale, territoriale e partecipata, capace di accompagnare le grandi trasformazioni in corso nei territori europei, senza lasciare indietro nessuno”.