Secondo i dati del CNR e Avviso Pubblico, la diffusione del gioco e del gioco problematico fra gli studenti è in costante aumento: nel 2023, il 53% degli studenti tra i 15 e i 19 anni, pari a circa 1 milione e 300 mila ragazzi, ha giocato d’azzardo nel corso dell’anno, e fra questi quasi 800 mila sono minorenni, mentre sono 120 mila gli studenti con un profilo problematico di cui oltre la metà (63 mila) minorenni. Secondo un’indagine di Nomisma, sempre del 2023, il  64% dei casi il canale preferito è quello online, e i giovani che giocano almeno una volta a settimana sono aumentati del 14% rispetto al 2022.

Rispetto a questi dati, decisamente allarmanti, appare evidente come informazione e prevenzione siano fondamentali. Sul territorio di Carpi, da anni i volontari dell’associazione Dedalo odv incontrano studenti e docenti degli istituti superiori per affrontare tali tematiche ed evidenziare i rischi e i ‘tranelli’ dell’azzardo.

In particolare, sono 13 le classi coinvolte presso l’Istituto ‘Meucci’ – molto impegnato in tema di informazione e prevenzione rispetto ai rischi del gioco d’azzardo – con circa 300 studenti, dalle classi 2^ alle 5^.

Oltre a quello del gioco d’azzardo, è stato illustrato un modulo specificatamente dedicato al Bilancio Familiare, altro tema caro a Dedalo, nata nel 2015 proprio allo scopo di fornire strumenti ai cittadini per uscire da situazioni di difficoltà economica e indebitamento.

Dedalo partecipa inoltre al progetto ‘Uni Argine all’azzardo’, promosso dall’Unione delle Terre d’Argine.

Nell’anno scolastico in corso, per soddisfare le richieste avanzate dalla Commissione salute e benessere d’Istituto, avanzate a seguito della constatazione della sempre maggiore diffusione di questa piaga sociale tra le giovani generazioni, attirate dal facile guadagno tramite le varie possibilità di scommettere online, i volontari hanno ideato un apposito modulo sul gioco d’azzardo a partire dalle scommesse, presentato attraverso una modalità interattiva e coinvolgente, fornendo ai ragazzi la possibilità di rispondere in modo anonimo ad alcune domande e facendoli partecipare a semplici giochi attraverso cui potessero rendersi conto che il banco vince sempre, mentre il bilancio dei giocatori nel  lungo periodo è sempre in perdita.

Altro punto di forza è stata la riflessione sulle emozioni che gli adolescenti provano durante il gioco: questo ha permesso agli studenti di acquisire maggiore consapevolezza rispetto alle trappole che rischiano di condurre alla dipendenza.

“L’attività mi è servita molto se sapevo prima questa cosa non buttavo i miei soldi per niente”, ha commentato uno studente, mentre un altro ha evidenziato come l’incontro sia stato “utile per comprendere anche le problematiche familiari” che il gioco patologico porta con sé.

“I ragazzi – commentano i volontari di Dedalo che hanno condotto le attività – sono stati molto partecipi e attivi, le risposte anonime hanno favorito l’emergere dei problemi, dandoci l’impressione di una maggiore diffusione del fenomeno rispetto agli anni precedenti.

C’è un grande bisogno di informazioni, perché i ragazzi cominciano a giocare vedendo amici o familiari che lo fanno, ignari dei grandi rischi che corrono. Per questo continueremo a impegnarci sul fronte della prevenzione, perché la piaga del gioco d’azzardo va contrastata precocemente”.