«Alla fine del contratto, l’inquilino ha smesso di pagare, ma io non me ne sono nemmeno accorto». Le parole di Fabrizio Geti, proprietario di un appartamento a Scandiano affidato ai servizi sociali tramite il progetto “Fidati di noi”, sono state quelle che hanno colpito di più la platea dei presenti ieri sera in Sala del Consiglio comunale. L’occasione era la presentazione del progetto di contrasto alla povertà abitativa che l’Unione Tresinaro-Secchia e Acer hanno messo in campo quest’anno. E che a Scandiano acquisisce una convenienza ulteriore: l’annullamento dell’Imu a partire dal 2026.

«Il bonifico da Acer è sempre arrivato regolarmente e quando ho chiesto la restituzione dell’appartamento, è stata fatta nei tempi previsti – ha continuato Geti – Acer si è occupata anche delle piccole sistemazioni necessarie quando mi è stato restituito. La casa era comunque in ordine, trattata bene. Tanto che ho deciso di rimetterla nuovamente a disposizione».

Erano presenti all’incontro anche il sindaco Matteo Nasciuti e il vicesindaco Beppe Pagani, che hanno portato un saluto introduttivo, sottolineando il sostegno convinto dell’amministrazione a un progetto che unisce sicurezza per i proprietari e solidarietà per chi ha bisogno.

Monica Caramaschi, responsabile dell’Edilizia residenziale sociale per Acer, ha illustrato nel dettaglio il funzionamento del progetto, spiegando le forme di tutela previste per i proprietari: dal canone pagato direttamente da Acer, alla manutenzione ordinaria a carico dell’Agenzia, fino alla garanzia di restituzione dell’immobile nelle stesse condizioni in cui è stato consegnato. I contratti proposti sono flessibili, con durate personalizzabili da pochi mesi fino alla formula 3+2. Non è previsto alcun rapporto diretto con l’inquilino, né la gestione privata del contratto: tutto viene seguito da Acer, sollevando il proprietario da ogni incombenza.

A portare il quadro sociale del progetto è stata Nicoletta Spadoni, responsabile dell’area sociale dell’Unione Tresinaro Secchia, che ha ricordato come siano 150 i residenti nei Comuni dell’Unione che attualmente risultano senza casa. Non si tratta solo di situazioni di marginalità, ma anche di padri separati, madri sole, lavoratori che hanno perso il lavoro ma non il desiderio di ripartire. Persone che non cercano assistenza permanente, ma un’occasione temporanea per rimettersi in piedi.

Oltre all’intervento diretto del proprietario, è stato mostrato anche un breve video con la testimonianza di una coppia di Scandiano che da anni affitta tramite questa formula e ha raccontato la propria esperienza di convivenza positiva con una famiglia straniera, vissuta con serenità e senza mai incontrare problemi.