Oltre 15.000 presenze in una sola sera, musei e luoghi della cultura affollati fino a tarda notte, visite guidate e laboratori sold out, atmosfere suggestive e partecipazione entusiasta: la Notte dei Musei di Modena di sabato 17 maggio si è confermata un successo, con un incremento costante del pubblico rispetto agli anni precedenti. I visitatori nei soli istituti culturali – senza contare piazze e luoghi all’aperto – sono stati circa 14.000 segnando un netto aumento rispetto agli 11.000 del 2024, ai 9.000 del 2023 e ai 7.000 del 2022. Un trend in crescita che testimonia il radicamento dell’iniziativa nel tessuto cittadino.
“Il successo della Notte dei Musei”, dichiara l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, “è prima di tutto il frutto di un proficuo lavoro di rete tra tutti gli istituti culturali della città. Musei, archivi, biblioteche, fondazioni e associazioni hanno collaborato con entusiasmo, dimostrando che a Modena esiste un ecosistema culturale vivo, coeso e capace di lavorare insieme per valorizzare il patrimonio comune.”
Dai percorsi guidati nelle sale del Museo Civico alle suggestioni della Ghirlandina in notturna, dagli show-cooking degli chef Luca Marchini e Stefano Corghi nel cortile dell’Acero, a cura di Piacere Modena, alle svariate occasioni di degustazione a tema, passando per gli eventi nelle biblioteche, gli spettacoli nei cortili storici, le aperture straordinarie degli spazi di Fondazione Ago, della Galleria Estense e della Chiesa del Voto, fino all’affluenza record al Museo Ferrari e all’esperienza immersiva di Vino Crudo nel cortile del Leccio: ogni luogo ha registrato significative punte di partecipazione, con numerosi eventi a prenotazione andati esauriti.
“La grande partecipazione dei modenesi e dei visitatori”, prosegue l’assessore Bortolamasi, “testimonia quanto la cultura sia anche uno strumento di sana animazione sociale. È bello vedere il centro storico pieno di persone che si muovono tra musei e spettacoli, vivendo la città in modo sereno e condiviso.”
La Notte dei Musei si conferma anche un’occasione di democratizzazione culturale, in cui l’accesso gratuito o agevolato consente a molte persone di varcare, spesso per la prima volta, la soglia di un museo. “Questo è forse l’aspetto più importante: la Notte dei Musei rappresenta un vero esempio di cultura inclusiva, capace di abbattere barriere e avvicinare pubblici nuovi ai luoghi della conoscenza”, conclude l’assessore alla Cultura.