Con trenta premi vinti dal prof. Cesare Faldini, direttore della Clinica Ortopedica 1 dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, per i video sull’innovazione chirurgica ortopedica realizzati negli ultimi quindici anni, il Rizzoli diventa il più premiato nella videolibrary dell’American Academy of Orthopaedic Surgeons, la maggiore società scientifica di chirurgia ortopedica a livello internazionale, che riunisce oltre 35.000 medici: attraverso la videolibrary si formano i chirurghi ortopedici di tutto il mondo, è una biblioteca online permanente con cui possono imparare e aggiornarsi sugli interventi ultra complessi eseguiti al Rizzoli.
“L’elevata complessità chirurgica è una peculiarità dell’Istituto – spiega Faldini. – Unica struttura pubblica nel panorama sanitario nazionale in grado di coprire tutta l’ortopedia ultra complessa, dall’oncologia alle grandi deformità della colonna vertebrale, dell’anca, del ginocchio e del piede, il Rizzoli ha la responsabilità come IRCCS, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, di garantire l’innovazione attraverso la ricerca a beneficio dei pazienti. Semplificare gli approcci chirurgici in senso mini invasivo per la chirurgia protesica, ad esempio, in stretta collaborazione con l’Istituto di Anatomia dell’Università di Bologna, ha permesso di ridurre il dolore nei pazienti, il tempo di ricovero e il bisogno di riabilitazione. Un risparmio ‘intelligente’ che non è basato sulla riduzione dell’assistenza ma sulla riduzione della necessità di assistenza.”
I video, realizzati come sottolinea l’Academy con altissimi standard di qualità tecnica, sono uno strumento di massima efficacia per trasmettere le competenze chirurgiche necessarie a eseguire interventi di questo livello di complessità.
Tra i premi di quest’anno, quello per l’intervento anteriore nell’anca displasica lussata, una variante rara ed estremamente complessa: è l’intervento padre della nota tecnica “a bikini”, che permette di raggiungere l’articolazione senza toccare i muscoli, seguendo un’idea nata al Rizzoli nel secolo scorso.
“Il connubio tra tradizione e innovazione è alla base anche di questo traguardo – conclude Faldini. – L’esigenza di rappresentazione visiva portò alla nascita nel nostro Istituto della Scuola di Disegno Anatomico, con i disegnatori a fianco dei chirurghi per rendere chiaro con il disegno quello che una fotografia non poteva cogliere in sala operatoria. La naturale evoluzione di quell’intuizione sono i video in cui usiamo oggi tutti gli strumenti tecnologici disponibili per insegnare come ridurre l’invasività e curare l’elevata complessità, i tratti del nostro approccio che continuano a migliorare le risposte che l’Ortopedia può garantire ai pazienti”.