La Via Vandelli ottiene il riconoscimento di Cammino a valenza interregionale da parte della Regione Emilia-Romagna, entrando così a far parte del Circuito regionale dei Cammini e delle Vie di pellegrinaggio, che così diventano complessivamente 22.

E’ quanto comunicato dalla Regione Emilia-Romagna mercoledì 9 luglio alla Provincia di Modena, ente capofila nel progetto di valorizzazione della Via, che aveva presentato nei mesi scorsi la domanda alla Regione di riconoscimento di Cammino interregionale.

Il progetto persegue la duplice finalità di individuare i cammini da candidare all’Atlante nazionale e soprattutto di creare un circuito regionale per valorizzare e promuovere l’Emilia-Romagna come terra ricca di testimonianze di fede e di passaggio strategico di antiche vie di pellegrinaggio e di commercio, sostenendo la valenza turistica dei territori, innescando economie locali, differenziando, qualificando e/o riqualificando l’offerta turistica regionale con la configurazione di una specifica offerta di turismo slow ed esperienziale appetibile per il mercato domestico, europeo ed extraeuropeo, nell’ambito del quadro strategico delle politiche di valorizzazione e posizionamento sul mercato del turismo lento ed esperienziale.

Per il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia «Siamo orgogliosi di essere l’Ente capofila di questo progetto. Il riconoscimento della Regione valorizza lo sforzo e l’impegno profuso per dare il giusto merito ad un cammino storico che rappresenta un’eccellenza per il nostro territorio e testimonia la grande attenzione delle amministrazioni locali verso questo splendido itinerario. La Via Vandelli è stata il modello per la costruzione di numerose arterie stradali transappenniniche dei decenni successivi, tanto da essere stata definita “la madre di tutte le strade moderne”, questo ci rende orgogliosi del risultato e certi che questo riconoscimento potrà ulteriormente far conoscere la Via a tanti. Ringrazio quanti hanno contribuito a questo risultato, dai Comuni attraversati, all’associazione Via Vandelli Aps con il presidente Giulio Ferrari, all’Ente Parco Emilia Centrale, al Fai con il presidente Vittorio Cavani, al Cai e a quanti in questi anni si sono spesi per la promozione della Via, oltre agli enti territoriali e le amministrazioni toscane attraversate dal Cammino, che ci hanno riconosciuti come ente capofila, collaborando attivamente al successo di questo percorso».

La Via Vandelli rappresenta un unicum nel panorama dei cammini italiani poiché si tratta di un’infrastruttura stradale settecentesca, in molti tratti ancora integra, che collegava e collega tuttora Modena e Sassuolo, sede dei palazzi Ducali della famiglia Estense con Massa e il Mar Tirreno.

Inoltre, nel 2022, nell’ambito del censimento del Fai dei “Luoghi del cuore” 2022, la Via Vandelli ha raccolto 26.261 voti, portandola al quarto posto nazionale su 38mila ottenendo un contributo economico di 18mila euro dal Fai e Intesa San Paolo per l’implementazione della segnaletica escursionistica e della pannellistica Turistico/Culturale.

VIA VANDELLI, LA MADRE DI TUTTI I CAMMINI STORICI. REALIZZATA NEL 700 PER VOLONTÀ DEL DUCA D’ESTE

Realizzata nel ‘700 per volontà del Duca d’Este Francesco III, per collegare la capitale Modena con lo sbocco al mare a Massa, fu progettata e costruita con la direzione di Domenico Vandelli nell’arco di pochi anni.

Caduta in disuso come arteria commerciale, è stata riscoperta come cammino a partire dal 2017 grazie all’opera di ricerca e di ricostruzione portata avanti da Giulio Ferrari e culminata con la pubblicazione della “Guida alla Via Vandelli” per Terre di mezzo Editore nel 2021.

Il presidente regionale del CAI Massimo Bizzarri sottolinea che «è con soddisfazione essere alla presentazione di questo progetto di intervento per l’implementazione della segnaletica escursionistica e della pannellistica turistica e culturale della Via Vandelli reso possibile grazie al contributo del FAI, di Intesa Sanpaolo e di ben 19 Comuni emiliani e toscani a seguito dell’enorme, ed inaspettato, successo ottenuto dalla raccolta firme in occasione dell’iniziativa “I luoghi del Cuore del FAI” del 2022. Le Sezioni del CAI nella provincia: Carpi, Modena, Pavullo e Sassuolo, nonché quelle di Castelnuovo Garfagnana e Massa fin da subito e con entusiasmo hanno contribuito alla raccolta delle firme e si sono rese disponibili a mettere a disposizione le proprie pluriennali capacità ed esperienze per i lavori di sistemazione e manutenzione del percorso».

La valorizzazione della Via Vandelli è una importante iniziativa per far conoscere e frequentare il nostro territorio e per creare opportunità, anche economiche, a coloro che questo territorio lo abitano e ci lavorano ed è una dimostrazione che quando c’è la volontà la collaborazione tra i vari soggetti che operano sul territorio porta a risultati condivisi ed importanti per tutta la comunità.

Per Carla Di Francesco, presidente regionale del FAI Emilia-Romagna «è con grande soddisfazione che il FAI Emilia-Romagna vede avviarsi alla concretizzazione i primi obiettivi di quello che sarà il lungo percorso per la valorizzazione territoriale della Via Vandelli. Il progetto per una segnaletica uniforme, finanziato dal FAI con Banca Intesa, e realizzata dal CAI, sarà a breve giusta guida per i camminatori sempre più numerosi, e per questo oltre all’Associazione via Vandelli APS ringraziamo la delegazione FAI di Modena, ed in particolare il capodelegazione Vittorio Cavani. Al loro speciale affetto per questo originale bene ed alla determinazione con cui hanno lavorato dobbiamo i più di 26.000 voti raccolti nel Censimento dei Luoghi del cuore che attestano la vicinanza di altrettanti cittadini e appassionati alla storia delle nostre terre».

Questa infrastrutturazione, omogenea da Modena e Sassuolo fino a Massa, renderà molto più fruibile il cammino per le migliaia di escursionisti che ormai annualmente lo percorrono. Gli effetti benefici per il tessuto economico del territorio attraversato, compreso le aree interne del Frignano e della Garfagnana, sono già stati evidenti in questi anni e incrementeranno con il maggior afflusso di camminatori garantito dagli interventi compresi nel progetto.