“Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara dopo l’autorizzazione del MEF ha firmato il decreto che autorizza l’immissione in ruolo di 48.500 docenti tra posti comuni e di sostegno. Ma la realtà, anche quest’anno, racconta un’altra storia”, dichiara Monica Ottaviani Segretaria Generale FLC CGIL Emilia Romagna.

“In Emilia Romagna, su oltre 4300 posti vacanti (dato calcolato da noi non essendo ancora disponibili i dati ufficiali), saranno autorizzati circa 4000 ruoli, escludendo dal contingente una parte significativa dei posti in organico di fatto e/o in deroga. Le criticità più significative riguardano i posti di sostegno in deroga che, come avviene ormai ogni anno, continua la sindacalista, saranno più di quelle autorizzate in organico di diritto e che saranno coperte da personale supplente.
A queste criticità ne vanno aggiunte ulteriori: l’incapienza delle graduatorie in alcune classi di concorso, i numerosi posti non coperti sul sostegno e l’assenza di assunzioni per educatori e personale ATA, che rappresentano oltre un terzo del personale scolastico.
Un silenzio, quest’ultimo, che definire eloquente è dir poco. Criticità che faranno aumentare i posti non coperti da stabilizzazioni.
Occorre prioritariamente dare stabilità, ponendo fine al gioco di prestigio dei posti autorizzati in deroga di anno in anno, e rivedere i sistemi di reclutamento dei docenti, ad oggi farraginosi con la sovrapposizione di diverse procedure concorsuali da gestire in tempi eccessivamente stretti e che ledono i diritti del personale scolastico” – scrive la FLC CGIL Emilia Romagna.

“A tal proposito, nella nostra regione, abbiamo già rilevato gravi anomalie nelle nomine per le classi AB24 e AB25 (concorso 2020 e concorsi PNRR), con surroghe non effettuate, graduatorie errate e una gestione delle procedure che crea incertezza e disorientamento tra gli aspiranti docenti. Per questo, abbiamo chiesto all’USR dell’Emilia Romagna chiarimenti urgenti e un ulteriore confronto per affrontare le questioni emerse e più volte sollevate.
Restano in piedi tutte le nostre rivendicazioni che con coerenza e determinazione continuiamo a sostenere: l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili; la stabilizzazione dei posti di sostegno in deroga; l’implementazione degli organici di docenti ed ATA, per dare finalmente prospettive certe a chi, da anni in condizione di precarietà e che garantisce il funzionamento quotidiano delle nostre scuole.

La scuola dell’Emilia Romagna – conclude la Segretaria Regionale FLC CGIL Emilia Romagna – aspetta ormai da tempo risposte che garantiscano la qualità del sistema scolastico pubblico, anche con riferimento al tempo scuola e la garanzia del diritto allo studio delle studentesse e degli studenti”.