Non uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 18, proteggersi dal calore del sole in casa con tende o persiane, tenere il climatizzatore a 25-27 gradi ricordando che utilizzare la funzione deumidificatore abbassa la temperatura percepita, ma anche utilizzare ventilatori o pale a soffitto, controllando però che siano puliti. E, ancora, inumidire polsi e fronte con acqua fresca, fare bagni con acqua tiepida, bere e mangiare molta frutta, preferire pasti leggeri ed evitare bevande alcoliche e caffeina.

Sono i consigli da seguire per vivere meglio i giorni più caldi e scongiurare malori e malesseri, in particolare per anziani e bambini molto piccoli, persone non autosufficienti o convalescenti.

È tornata, infatti, l’allerta per temperature elevate, previste anche nei prossimi giorni, e a Modena, con il progetto “Estate Sicura 2025”, resta alta l’attenzione per gli anziani e per la popolazione più esposta ai rischi legati alle alte temperature. Il progetto, che nasce dalla collaborazione tra i servizi del settore Politiche sociali e il Dipartimento di cure primarie dell’Ausl di Modena con il coinvolgimento di associazioni e gruppi di volontariato, prevede una serie di iniziative a favore delle persone anziane in città per rendere meno disagevole la permanenza durante i mesi più caldi.

Il Piano si avvale di un numero verde (800493797), che rimarrà in funzione fino al 15 settembre, per offrire accoglienza e ascolto agli anziani in difficoltà psicologica a causa dell’isolamento in cui possono trovarsi nel periodo estivo; per facilitare il contatto o l’attivazione dei servizi sociali o sanitari territoriali; per attivare i servizi di pronto intervento e fornire informazioni su farmacie aperte, orari dei servizi comunali e dei servizi sociali-sanitari. Per le emergenze occorre invece rivolgersi sempre e immediatamente al 118.

Per agire in via preventiva, è inoltre stata definita la mappa degli anziani over 75enni ‘a rischio’, che vivono soli o con altri anziani e non hanno figli residenti in città. Di questi viene compilato un elenco per ogni medico di medicina generale affinché si possano attivare i servizi attraverso il Puass, Punto unico di accesso socio-sanitario. Il medico può inoltre segnalare quali soggetti fragili anche pazienti che non sono negli elenchi e informare eventuali sostituti su situazioni a rischio.

Prosegue poi il monitoraggio settimanale degli accessi di anziani al Pronto soccorso e, in caso di situazioni di particolare disagio climatico, vengono allertati medici di base, centri diurni e strutture per anziani. Per l’aggiornamento dell’andamento del caldo, Arpa invia quotidianamente ai Servizi sanitari e sociali i bollettini con le previsioni meteorologiche, in particolare relativi a ondate di calore.

Infine, per i casi di emergenza in periodi con ondate di calore protratte per più di quattro o cinque giorni consecutivi segnalati da Arpa come forte disagio, è stata strutturata un’unità di crisi che coinvolge i dipartimenti Cure primarie e sanità pubblica, il settore Politiche sociali, medici di medicina generale e la Protezione civile. In caso di allarme l’unità di crisi attiva una rete di servizi e decide le azioni da intraprendere. Gli interventi prevedono sia l’adeguamento dei piani di assistenza delle situazioni più a rischio già in carico ai servizi che nuove segnalazioni di pazienti non conosciuti, con priorità per over 85enni soli e over 75enni con patologie significative, attraverso l’attivazione di forme di sostegno e monitoraggio a domicilio (telefonico o con visite) o presso residenze in caso di ricoveri.