Andrea Ferrari in “La magia delle favole”

Se è vero che cominciano sempre con “C’era una volta”, capita molto più di rado che le favole finiscano con l’avverbio “quasi”, un “quasi” che cambia tutto. Domenica 17 agosto, alle 21.30, piazza Sant’Agostino accoglie “E vissero (quasi) tutti felici e contenti! – La Magie delle favole”, il recital scritto e interpretato da Andrea Ferrari nell’ambito della rassegna “santAGOstino, una piazza per la cultura”, promossa dal Comune di Modena, Fondazione di Modena e Fondazione AGO, con il sostegno del Gruppo Hera. L’ingresso è libero.

Sul palco Andrea Ferrari guida il pubblico in un viaggio nel regno delle fiabe e delle favole: quelle che abbiamo conosciuto da bambini, ascoltato dalla voce di genitori e nonni, sognato tra le pagine illustrate e rivisto al cinema; storie che ancora oggi custodiamo e, a nostra volta, trasmettiamo alle nuove generazioni.

Lo spettacolo traccia una mappa del fantastico, dove si incontrano Cappuccetto Rosso e la sua astuzia, la dolcezza di Biancaneve, l’eterna giovinezza di Peter Pan, il coraggio di Pierino davanti al lupo, la laboriosità della Formica e la spensieratezza della Cicala. Ci sono i protagonisti de “La fattoria degli animali”, il burattino Pinocchio, la Sirenetta, il misterioso Barbablù, Cenerentola, la Bella e la Bestia, Alice e il Cappellaio Matto, e tanti altri compagni di sogno e avventura.

Ferrari intreccia narrazione, immagini suggestive e commenti musicali, con una cura meticolosa e un tono sempre vivace. Alterna il piacere del racconto alla scoperta di curiosità e retroscena: spiega, ad esempio, come la frase “C’era una volta” non sempre conduca al canonico “vissero tutti felici e contenti” e come questa conclusione sia, in realtà, frutto di traduzioni e adattamenti di autori come Collodi, Calvino e Rodari, o delle versioni animate di Walt Disney, che hanno reso più gentili e meno crudi i racconti originali.

Quel “quasi” del titolo diventa così un invito a guardare oltre l’apparenza: nelle storie — come nella vita — non tutti finiscono davvero felici e contenti, neppure tra i buoni. E poi, c’è la domanda che aleggia su tutta la serata: esistono ancora i principi azzurri? E chi sono, oggi, i principi azzurri?

Con il suo registro comico, Andrea Ferrari accompagna il pubblico tra risate e riflessioni, evocando il fascino pedagogico delle storie, quel pizzico di “bonario spavento” che alimenta la fantasia e l’abilità di vedere il mondo con occhi incantati.