Lo scorso 21 agosto, i Carabinieri della Stazione di Castelnuovo Rangone hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 45enne di origini tunisine per il delitto di atti persecutori.

Pedinamenti, telefonate ossessive ed appostamenti sotto casa: è quanto ha dovuto subire, per mesi, una donna del luogo, vittima delle condotte persecutorie dell’ex compagno, che non accettava la fine della loro relazione.

L’uomo si era presentato sotto l’abitazione della vittima, bussando ripetutamente al portone, urlando frasi minacciose udite anche dai vicini, nel tentativo di convincerla ad avere un confronto diretto con lui.

Le sue condotte erano state già denunciate ai Carabinieri che, ricevuta l’ennesima richiesta d’intervento da parte della donna, hanno bloccato e tratto in arresto lo straniero.

All’esito della convalida della misura, l’indagato è stato collocato agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.