Una settimana di educazione, confronto e crescita per bambini e adolescenti affetti da diabete di tipo 1. Dal 1 al 6 settembre, presso il Club Hotel Dante di Cervia (RA), si è svolto il 28esimo Soggiorno Estivo Educativo-Terapeutico, organizzato dall’Unità Operativa Complessa (UOC) di Pediatria dell’Azienda Ospedaliero–Universitaria (AOU) Policlinico di Modena, diretta dal Professore Lorenzo Iughetti, in collaborazione con l’Associazione Giovani Diabetici (AGD) di Modena.
Hanno partecipato 26 ragazzi tra i 10 e i 15 anni e 9 bambini tra i 5 e i 9 anni, questi ultimi accompagnati da un genitore. L’iniziativa, divenuta ormai un appuntamento fisso per i giovani seguiti presso l’ambulatorio di Diabetologia Pediatrica del Policlinico di Modena, è stata resa possibile anche grazie al sostegno economico della Regione Emilia-Romagna e al contributo di COOP Alleanza 3.0, che ha fornito gli alimenti necessari per merende e gestione delle ipoglicemie.
I soggiorni estivi per giovani con diabete sono riconosciuti dalle istituzioni e dalle società scientifiche come momento fondamentale ed insostituibile nel processo educativo. I benefici in termini di autogestione della malattia sono ampiamente documentati.
L’organizzazione è stata curata dalla Professoressa Barbara Predieri, responsabile della Struttura Semplice “Attività Specialistica Ambulatoriale e Degenza DH” e medico dell’ambulatorio di Diabetologia Pediatrica, con la collaborazione del personale amministrativo dell’AOU Policlinico di Modena.
«Dobbiamo ringraziare il personale della Direzione Sanitaria, Amministrativa e del Dipartimento – ha dichiarato il Professore Lorenzo Iughetti – per l’impegno profuso, in particolare il dottor Pietro Monaci, la dottoressa Rosa Cataldo e la coordinatrice infermieristica Maria Cifuni. Grazie al lavoro di equipe, anche quest’anno i ragazzi hanno imparato a gestire meglio la loro malattia diventando protagonisti nella costruzione della loro salute».
«Il soggiorno estivo educativo-terapeutico – spiega la Professoressa Barbara Predieri – rappresenta un importante periodo di educazione ed addestramento teorico-pratico, atto a implementare le conoscenze per l’autogestione della malattia, in modo da svincolare i ragazzi dalla presenza dei famigliari. Questo risultato passa necessariamente attraverso un aumento dell’autostima ed il superamento della sensazione di isolamento che spesso accompagna questa complessa patologia».
Durante l’intera settimana i partecipanti sono stati affiancati da un team multidisciplinare composto da pediatra diabetologo, medici in formazione, infermieri professionali e dietista. Ogni attività quotidiana – dai pasti allo sport – è stata occasione di educazione terapeutica, dimostrando come la malattia sia compatibile con una vita normale.
Il Professor Iughetti aggiunge: «Il soggiorno ha anche lo scopo di favorire la formazione, l’arricchimento professionale e consolidare i rapporti con il team pediatrico diabetologico. Per questo è sempre importante l’apporto delle diverse figure professionali afferenti all’UOC di Pediatria».
«Gli obiettivi dei soggiorni estivi – continua la Professoressa Predieri – sono quelli di offrire una vacanza in ambiente protetto a bambini ed adolescenti con diabete di tipo 1, permettendo loro di svolgere attività ricreative, sportive e formative. Alimentazione, esercizio fisico, terapia insulinica e tecnologie per la gestione del diabete sono stati alcuni dei temi affrontati. Ogni momento di vita quotidiana è diventato motivo di istruzione e miglioramento delle proprie capacità di gestione».
Da tre anni il soggiorno accoglie anche bambini tra i 5 e i 9 anni accompagnati da un genitore, un’esperienza rivelatasi preziosa anche per le famiglie. «Un’intuizione organizzativa vincente – sottolinea la Professoressa Predieri – perché oltre a fornire un supporto teorico e pratico, rappresenta per i genitori un’esperienza di vita e di proiezione positiva verso il futuro».
La vita di gruppo stimola inoltre l’emulazione: anche i più reticenti trovano il coraggio di provare a eseguire da soli le iniezioni d’insulina, a regolare la terapia in base all’alimentazione e all’attività fisica, a monitorare i valori glicemici.
Quest’edizione è stata particolarmente significativa per la Professoressa Predieri, che ha festeggiato i 25 anni di campi estivi. «Vorrei dire grazie a tutti gli operatori sanitari che hanno contribuito alla realizzazione del soggiorno», ha commentato il Professore Iughetti.
Guardando avanti, il Policlinico di Modena è già al lavoro sull’organizzazione di un secondo appuntamento per ottobre 2025, rivolto ai ragazzi maggiorenni in procinto di transitare presso il Centro di Diabetologia dell’Adulto dell’AUSL di Modena.
Il diabete di tipo 1 è una patologia autoimmune cronica che colpisce prevalentemente in età pediatrica: in Italia, l’incidenza è di circa 13 casi ogni 100.000 bambini tra 0 e 14 anni. L’UOC di Pediatria del Policlinico di Modena segue ogni anno circa 250 pazienti, con circa 25 nuovi esordi di malattia.